Whirlpool, il Governo offre 17 milioni per salvare la sede napoletana
Il Governo ha finalmente deciso di intervenire: 17 milioni di incentivi per salvare la sede partenopea della Whirlpool. Da maggio la situazione era in stallo, ossia da quando la Fiom ha annunciato che lo stabilimento di Napoli era intenzionato a vendere con conseguente “rischio posto di lavoro” per 412 dipendenti.
Il ministero dello Sviluppo dopo un incontro tra esponenti del Governo (tra cui Luigi Di Maio e rappresentanti), ha presentato un piano di incentivi sotto forma di decontribuzione fiscale per quindici mesi su contratti di solidarietà. L’azienda aveva già messo sul tavolo cinque ipotesi per lo sviluppo del sito di Napoli, sottolineando però come solo l’ultima, che consiste nella riconversione dello stabilimento, sia idonea a salvare la totalità dei posti di lavoro a rischio. Ora si vedrà di conciliare l’offerta governativa con le esigenze e i piani della Whirlpool.
Luigi La Morgia, amministratore delegato di Whirlpool Italia ha dichiarato: “Dobbiamo avere il dettaglio del testo. Non è una questione di cifre, dobbiamo capire il contenuto tecnico per poi fare valutazioni. Ripeto, abbiamo presentato 5 diverse ipotesi e in ognuna la proposta del Mise avrà un impatto quindi dobbiamo rivalutare con attenzione. Stiamo parlando di 412 famiglie. Ulteriori investimenti dell’azienda nella produzione di lavatrici a Napoli, anche se supportati da significativi incentivi finanziari negli anni, non garantiscono una soluzione sana e sostenibile nel lungo periodo. Solo un nuovo progetto industriale e un nuovo prodotto siano in grado di ridare nuova linfa al sito e di garantire i posti di lavoro a Napoli”.
Non poteva mancare il commento del segretario nazionale della Fiom, Barbara Tibaldi: “Finalmente è finito un dialogo fra sordi”.
Una svolta significativa che rappresenta uno step fondamentale in una vicenda in cui i toni erano stati spesso accesi e la situazione per i dipendenti era apparsa critica. Non si sa se il Governo, oltre agli incentivi sui contratti di solidarietà, arriverà a stanziare somme ad hoc. Fatto sta che la priorità, come ha sottolineato anche il premier Conte in un suo intervento alla Camera il 24 luglio, sono i livelli occupazionali. Una saga che non finisce ma sembra avviarsi, almeno per il momento, verso un esito positivo.