Universiadi, numeri da record
Di Giovanna Molino
L’Universiade 2019 chiude alla grande, con un bilancio molto soddisfacente per l’Italia e per Napoli: 300.000 biglietti venduti, ed oltre 6000 atleti in gara. Ai grandi numeri si aggiunge anche un ottimo bilancio sportivo con 44 medaglie conquistate (record di sempre ex aequo con Kazan 2013, ma allora gli ori furono sei).
“Non è stato facile organizzare queste universiadi, ma alla fine sono state un successo grazie allo spirito e all’energia dei napoletani” dice il presidente della Federazione Sport Universitari Oleg Matytsin nella conferenza stampa di chiusura.
Interessanti i numeri che riguardano anche i servizi a disposizione degli atleti: 30.000 kg di frutta; 600 litri di acqua; 150.000 pasti; 450 gli atleti curati (quasi tutti per traumi muscolari). Tutti dati che fanno capire l’impegno che è stato messo per permettere che le Universiadi riuscissero al meglio. La cerimonia di chiusura dei giochi si è svolta in grande stile, come del resto quella di apertura affidata alla Balich Worldwide Shows. Ad introdurre la cerimonia e l’ingresso delle bandiere dei 118 paesi che hanno partecipato sono stati i The Jackal (presentatori dell’evento). In tribuna vip il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, insieme al presidente della Regione Campania Vincenzo de Luca e al sindaco di Napoli Luigi de Magistris.
Tra i momenti più emozionanti, quello della violinista che suona al centro del palco mentre 8 performers allineano intorno 84 barche di carta. Le note si fondono con la voce di un bambino che legge i tre articoli della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo sulla libertà, la dignità, il diritto alla vita è all’istruzione. Gli ospiti d’eccezione che si sono esibiti divertendo gli oltre 35 mila presenti sugli spalti sono stati: Livio Cori, Clementino, Mahmood e Dj Sonic. Durante la cerimonia è stato esposto uno striscione “Grazie Napoli 2019” da parte della folta delegazione di atleti e accompagnatori del Canada, mentre i sudamericani hanno esposto nuovamente la maglia di Diego Armando Maradona, simbolo di Napoli e degli argentini.
Clima molto festoso e bello da vedere, ma non è mancata la protesta dei lavoratori Whirlpool (presenti anche dopo la cerimonia di apertura). Altro bel momento è stato l’omaggio fatto a Pietro Mennea che esattamente 40 anni fa realizzò il record mondiale nei 200 metri all’Universiade di città del Messico. Dopo il discorso del commissario straordinario delle Universiadi di Napoli Gianluca Basile c’è stato il passaggio di consegne tra la città partenopea e Chengdu (cittadina cinese con ben 14 milioni di residenti) dove si svolgerà l’edizione 2021 delle Universiadi: il sindaco De Magistris ha consegnato la bandiera della FISU e passato idealmente il testimone al collega cinese.
La cerimonia si chiude in bellezza con “Napule è” (brano di Pino Daniele) accompagnata dagli spettacolari fuochi d’artificio. Napoli vince la sfida superando ogni aspettativa, dimostrando al mondo intero la bellezza e la civiltà ma soprattutto l’accoglienza ed il calore.
La città di Partenope adesso guarda con fiducia alla possibilità di ospitare nuovi grandi…