Toyota e Suzuki: accordo per lo sviluppo di nuove tecnologie
Annunciato nuovo accordo tra Toyota e Suzuki per uno scambio di capitale azionario.
Lo scopo? Favorire e promuovere la ricerca nel settore delle nuove tecnologie, puntando anche sulle auto a guida autonoma per lo sviluppo delle quali saranno effettuati gli investimenti più ingenti e su mobilità green.
La partnership prevede uno scambio equo di capitale azionario.
Toyota investirà 96 miliardi di yen al fine di ottenere 24 milioni di azioni di Suzuki. La Suzuki, d’altro canto, investirà 48 miliardi di yen per le azioni Toyota. Una partnership di cui si parlava ormai da tre anni, ma che solo da qualche mese ha iniziato a prendere concretezza.
Le due aziende giapponesi sono soci tecnologici già dal 2017: un’alleanza che ha aiutato entrambe a rimanere a galla nel mercato asiatico e globale soprattutto dopo che l’asse delle innovazioni automobilistiche sembrava essersi spostato gradualmente verso occidente.
Il punto di innovazione su cui si concentreranno i colossi nipponici è appunto quello delle auto a guida autonoma, ossia di quei veicoli che sono in grado di svolgere quelle funzioni che normalmente, nel corso del trasporto, sono compiute dal soggetto guidatore. Il veicolo, infatti, è in grado di “vedere” attraverso sensori GPS, radar, lidar e dunque di captare ciò che è presente nell’ambiente circostante così da prendere autonomamente decisioni per gestire il percorso, evitare gli ostacoli, garantire la sicurezza di pedoni e soggetti presenti nel veicolo.
Investendo in tale ambito l’industria giapponese mira a garantire un nuovo progresso automobilistico che si insedi in un mercato non prettamente nazionale. Già da alcuni anni infatti la stessa Suzuki ha iniziato a investire sul mercato indiano dove è diventata leader del mercato.
L’intento, d’altronde, emerge dal comunicato che ha annunciato l’intesa: “Alla luce del cambiamento del settore senza precedenti intendiamo garantire una crescita sostenibile, superando le difficoltà che hanno contraddistinto negli ultimi anni l’intero comparto delle quattro ruote, ed estendere l’alleanza nel lungo termine”.