Smartwatch: quando la tecnologia diventa pericolosa

In un mondo dove già bisogna guardarsi le spalle entra un altro elemento ‘pericoloso’: lo smartwatch. Si tratta di un orologio intelligente basato su Android che si connette agli smartphone per offrire più funzionalità. Gli smartwatch sono in grado di fungere da lettore MP3, di connettersi a Internet, di visualizzare messaggi ed e-mail ricevute, di avviare e ricevere telefonate. Gli orologi ‘smart’ sono a tutti gli effetti dei computer indossabili.
Smartwatch: i potenziali pericoli dello studio americano
Un nuovo studio è stato condotto negli Usa dalla Binghamton University ed ha rilevato che i sensori degli smartwatch di nuova generazione possono essere così precisi da tracciare i movimenti della mano mentre si digita il codice pin del bancomat. Durante i test la percentuale di riuscita è stata dell’80%. Il team di ricercatori ammette di non avere al momento una soluzione ma suggerisce agli sviluppatori di porre maggiore attenzione ai sistemi implementando un impianto di crittografia in grado di aumentare la sicurezza nella comunicazione tra i nuovi apparecchi tecnologici e sistemi operativi, per evitare che gli hacker vengano in possesso dei nostri smartwatch e possano riprodurre gli stessi gesti per accedere ai nostri conti correnti. La ricerca mette in guardia dai rischi che comportano dispositivi indossabili. I pirati informatici, infatti, potrebbero introdursi in questo tipo di apparati tramite Bluetooth ed entrare in possesso di dati sensibili. Per dimostrare l’efficacia del metodo criminale, gli studiosi dell’università americana hanno usato un algoritmo che si è dimostrato in grado di decifrare le password. A quanto pare i ‘ladri’ hanno trovato un nuovo metodo: potrebbero infettare i dispositivi tramite virus o intercettare le connessioni.
Con questa ricerca si può notare come il passaggio della tecnologia dall’essere utile al diventare di estrema pericolosità sia sottile, tanto da mettere in guardia le aziende produttrici e gli utenti che ne fanno uso. Il mondo corre, l’informatica è in costante evoluzione ma non tutti sono educati per farne un buon uso. Più che la tecnologia in sé, che esiste non da tempo e ogni epoca ha avuto la sua, a provocare danni può essere il sovraccarico di informazioni. E’ difficile, vista la rapida evoluzione, essere a conoscenza dei mezzi e dei rischi anche se è fondamentale. Tutto dipende dall’uso, più o meno consapevole, che ne fa l’uomo.