Sistema pensionistico italiano solido
Nel corso della presentazione del Rapporto annuale dell’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale), tenutasi a Roma presso la Sala della Regina di Montecitorio, il presidente Pasquale Tridico ha esposto la sua prima relazione annuale, dal titolo “Disuguaglianze e iniquità sociali. Sfide per il futuro” in cui ha affermato la solidità del sistema pensionistico italiano. Dopo aver esposto le problematiche relative al mercato del lavoro, il presidente ha commentato anche come il decreto dignità abbia prodotto meno contratti a tempo determinato e più contratti permanenti, sottolineando come ci sia una relazione positiva tra decreto dignità e tassi di sostituzione tra lavoro a termine e lavoro a tempo indeterminato.
“Oggi i trasferimenti dallo Stato ammontano a circa 110 miliardi, a fronte di una spesa totale per prestazioni di circa 318 miliardi. – commenta il presidente dell’INPS, Pasquale Tridico – La trasparenza è necessaria al fine di evitare allarmismi circa la sostenibilità del nostro sistema pensionistico”.
Secondo una stima i nuovi pensionamenti “Quota 100” a fine anno saranno 205 mila per una spesa complessiva di 3,6 miliardi di euro. La stima dell’Istituto è basata sul trend delle domande presentate nei primi sei mesi per “Quota 100”: 154.095 a giugno, di cui oltre il 67% tra gennaio e febbraio. Tridico ha anche proposto l’adozione di una forma di previdenza complementare pubblica gestita dall’INPS. Secondo i dati in possesso dell’INPS, il 31 dicembre 2018 sono 15.994.782 pensionati complessivi con un importo medio lordo mensile del reddito pensionistico di 1.527,88 euro. Di questi 15.994.782 pensionati complessivi, 15.426.847 sono i pensionati INPS con 1.548,86 euro di importo medio mensile loro di reddito pensionistico. Il presidente dell’INPS Pasquale Tridico conclude con la proposta della creazione di una divisione anti-frode e il principio guida deve essere “Generosi con i deboli e forti con i forti”.