Scuola, banchi innovativi per ripartenza sicura
Una vera e propria gara, quella che si sta svolgendo in questi giorni per aggiudicarsi nuovi banchi da fornire alle scuole per la tanto attesa ripartenza. Il bando pubblicato dal commissario per l’emergenza Domenico Arcuri, prevede un acquisto massimo di oltre tre milioni di banchi di cui 1.5 mln di tradizionali monoposto e 1.5 mln di sedute innovative.
Una scadenza a breve termine
Le offerte dovranno essere presentate entro il 30 luglio. Entro il 31 i banchi dovranno essere consegnati e montati a spese delle aziende. Successivamente entro il 7 agosto andranno sottoscritti i contratti.
Da dove è nata l’idea del banco moderno e quanto costa?
L’idea del banco moderno nasce da una foto presentata in conferenza stampa dalla ministra Lucia Azzolina il 26 giugno scorso. La ministra mentre stava spiegando il piano della ripartenza della scuola tra una slide e l’altra spuntò un’immagine di banchi ergonomici usati già nel liceo Majorana di Brindisi. Ma i famosi banchi innovativi di cui in questi giorni si parla tanto sono molto costosi. Se si pensa che un singolo banco normale costa 50 euro, rispetto al costo esorbitante del banco del futuro che ammonta a 300 euro.
Una serie di tante polemiche
“Galeotta” la foto che ha innescato nei presidi numerose manifestazioni di dubbi nel corso delle scorse settimane. Infatti Matteo Richetti senatore di Azione, nei giorni scorsi ha attaccato direttamente la ministra Azzolina con un’interrogazione parlamentare. Dove anche il comitato Priorità alla Scuola ha ipotizzato che dietro l’affare si nascondesse un conflitto di interessi. Si uniscono ai dubbi anche alcune associazioni di consumatori che chiedono di fare chiarezza su tutti gli aspetti dell’appalto.
Pareri discordanti dei presidi
Molti sono i pareri dei presidi che restano indecisi. Cristina Costarelli del liceo Newton di Roma dice: “Mi sembrano fuori luogo, le necessità sono tante, meglio destinare le risorse ad altro”.
Matteo Loria dell’IIS Caramuel-Roncalli di Pavia è sulla stessa linea.
“Abbiamo esigenze diverse dai banchi del futuro, che tra l’altro non vanno bene per i ragazzi molto alti”.
Preoccupato invece è Domenico Gravante dell’Einstein-de Lorenzo di Potenza che rivela:
“Li ho provati e dopo qualche ora sono molto scomodi”.
Mentre Alessandra Raucci del Savoia Benincasa di Ancona ha un parere favorevole.
“Li ho acquistati già in passato, il costo è evidentemente elevato, ma la robustezza della qualità è impareggiabile. Oggi metro alla mano possiamo verificare che consentono di risparmiare spazio”.
Numeri e consegne
Quindi se si vuole pensare ai tempi ristretti ed al costo dei banchi, l’impresa sembra davvero impossibile. Entro il 31 agosto sono 3 milioni di banchi che dovrebbero essere consegnati. In pratica l’acquisto centralizzato di 3.7 milioni di pezzi tra banchi monoposto e sedute, è pari a oltre la produzione di 5 anni di tutte le aziende nazionali certificate nella fornitura dell’arredamento alla pubblica amministrazione. Ed in tutto ciò il bando prevede la sottoscrizione del contratto entro il 7 agosto con consegna nelle scuole su tutto il territorio nazionale entro il 31 agosto.