Rapporto Coop, il comportamento degli italiani oggi e domani
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È stata presentata l’anteprima digitale del Rapporto Coop sul comportamento degli italiani di oggi e domani sui vari stili di vita tra economia e consumi. A capo dell’indagine ci sono l’Ufficio Studi di Ancc-Coop, l’Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori con la collaborazione scientifica di Nomisma ed il supporto di analisi di Nielsen.
Dal Rapporto emerge quanto il Covid-19 ha segnato un anno difficile. È quindi oltre ad utilizzare le solite fonti è stato deciso di usare due diverse survey denominate “Italia 2021 il Next Normal degli italiani” condotte entrambe ad agosto.
Quante sono le persone coinvolte?
Nella prima indagine è stato coinvolto un campione di 2000 italiani che rappresenta la popolazione degli over 18. Nella seconda, invece, si è rivolta alla community del sito italiani.coop dove ha visto un coinvolgimento di 700 opinion leader e market maker, fruitori delle scorse edizioni del rapporto. Tra tutti sono stati scelti 280 soggetti tra imprenditori, liberi professionisti, direttori ed amministratori delegati.
Cosa è emerso?
Dal Rapporto è emerso che gli italiani sono i più pessimisti d’Europa insieme agli spagnoli, dove si registra il numero più alto del peggioramento del proprio stile di vita rispetto all’anno precedente. Il 38% pensa ai seri problemi economici a cui si va incontro nel 2021 dove il 60% teme di dover utilizzare i propri risparmi oppure chiedere un aiuto alle banche e nella maggiore delle ipotesi ad amici e parenti.
Tra up e down
Il rischio maggiore si prevede soprattutto per le classi più fragili, le donne e i giovani dove tra lavoro sottopagato e precario può portare ad un vero e proprio crollo. Mentre il 17% degli italiani prevede un buon margine di miglioramento a livello economico per il nuovo anno, dove si tratta prevalentemente di uomini dell’upper class.
La fase covid che ha cambiato il nostro Paese
Il Covid-19 ha cambiato lo stile di vita degli italiani, dove basta pensare che lo smartworking è aumentato al +770% rispetto ad un anno fa, oppure dell’egrocery a +132%. L’era della digitalizzazione forzata ha generato una crescita di mercato pari a circa 3 miliardi tra 2020 e 2021. La pandemia ha cambiato i comportamenti degli italiani In modo positivo, dove la vita affettiva cresce e se dovesse mancare si lavora per riempire il vuoto. Infatti per 3,5 milioni di italiani durante e dopo il lockdown hanno acquistato un animale da compagnia, e il 4,3 milioni pensa di farlo in prossimità.
Anche vari rischi
Inoltre ci sono vari rischi in cui ci si può cadere, e cioè quello di rimanere prigionieri di un mondo che non corrisponde alla realtà. In particolare l’esplosione del mondo social, dove l’assenza di un confronto sociale sta coinvolgendo una gran parte della popolazione. Il 30% aumenterà il tempo di navigazione ad internet mentre il 19% è passato ai social network.
La maggiore attenzione al cibo
Nemmeno nel periodo di emergenza gli italiani non hanno rinunciato all’acquisto di cibo, dove il 31% dichiara di voler acquistare prodotti di largo consumo confezionato ma anche economici rispetto al 37% della media europea. È ad emergenza finita solo il 18% dichiara di voler acquistare prodotti più economici.
Il commento
In occasione dell’anteprima digitale del Rapporto Coop 2020 si è espresso sulla questione il direttore generale di Ancc Coop Albino Russo.
«Ora ci ritroviamo a vivere in una bolla di incertezza e di distanza sociale, oltre a questo il Rapporto prova a descrivere quella che sarà la nuova normalità del mondo e degli italiani. Un mondo dove porta ad equilibri diversi che vede prevalere l’Oriente e soprattutto la Cina e che sembra svantaggiare i Paesi Atlantici. Questa è un’Europa che trova un nuovo slancio di vitalità che punta ad un unità solidale. Un’occasione irripetibile per il nostro Paese per cambiare in profondità ed immaginare un futuro diverso. Dove sarà necessario valorizzare le eccellenze italiane come il turismo, l’industria Made in Italy e l’agroalimentare».
La voglia di cucinare in fase post covid
Si è innescata una gran voglia di tornare alle vecchie abitudini come un tempo, dove in fase Covid era ormai diventata una costrizione il dover cucinare a casa. Infatti cresce la vendita degli ingredienti base di +28.5% in GDO su base annua. Supportati da aiuti tecnologici dove la vendita dei robot da cucina ha fatto registrare a giugno +111% rispetto al 2019. Il 30% dichiara di dedicare ancora più tempo alla preparazione del cibo ed il 33% si darà alle varie sperimentazioni. Uno su 3 lo farà per mangiare in modo più sano, mentre il 16% lo ritiene un modo per salvaguardarsi dal contagio. Anche se molto probabilmente questa sarà una nuova strategia degli italiani pronti a fare una buona economia familiare.