Quanto costa conservare i nostri risparmi?
Con la crisi dovuta al Covid-19, che ormai ci attanaglia da oltre un anno, chi ha la fortuna di avere un guadagno stabile tende a non spendere i propri risparmi.
Questo perché, tendenzialmente, si pensa che quando la crisi finisca chi ha conservato soldi, potrebbe ritrovarsi in una posizione di vantaggio rispetto a chi non ha potuto o voluto.
Siamo certi che questa sia la verità? Siamo certi che chi conserva stia facendo un buon investimento?
Non vi porto alla fine dell’articolo per darvi la risposta.
Lasciare o accumulare i propri risparmi sul conto corrente è un grosso errore: questo vale sempre, non solo in questo momento.
Diamo un po’ di numeri
Nel 2020, complice la pandemia, la disponibilità degli italiani ha toccato la cifra record di 1.737 miliardi di euro (mese di dicembre). Così rivela l’Abi secondo il dato è in costante crescita.
Il problema è che tra i costi connessi al conto e l’inflazione, infatti, il patrimonio accumulato svanisce. Uno scherzo? No.
Gimme5, soluzione digitale per la gestione del denaro, ha simulato quanto si perde lasciando i soldi sul proprio conto.
Quanto costa lasciare soldi su un conto corrente
SIMULAZIONE SU 5MILA EURO
La simulazione parte da una cifra mensile di 50 euro messa sul conto a partire dal 2011. In teoria, dopo 120 versamenti, oggi dovremmo avere da parte una cifra pari a 6.000 euro.
“Nella pratica, però, avremmo accumulato circa 5.000 euro, una cifra notevolmente inferiore” – spiegano gli esperti di Gimme5. “Dalla cifra iniziale vanno infatti detratti i costi di gestione di un conto corrente tradizionale (fino a 88,50 euro all’anno secondo Banca d’Italia) e il costo “nascosto” dell’inflazione, cioè la perdita di potere d’acquisto del denaro, due fattori che hanno eroso i risparmi, il cui valore reale oggi ammonterebbe a 4.968 euro, con una perdita di ben 1.032 euro”.
Neanche la scelta di una banca online con zero costi ci salverebbe dalla ghigliottina dell’inflazione.
Da qui il consiglio di Gimme5: investire, visto che l’investimento rappresenta una difesa naturale contro la diminuzione del valore del denaro.
E quindi cosa bisogna fare?
“L’investimento rappresenta una difesa naturale contro l’erosione del valore del denaro” – proseguono gli esperti di Gimme5. “Se, oltre a mettere da parte il denaro, avessimo investito gli stessi 50 euro al mese per 10 anni, grazie alla forza dell’interesse composto, oggi, anche tenendo conto dell’influenza negativa dell’inflazione e dei possibili costi legati all’investimento, avremmo raggiunto un patrimonio di 9.655 euro. Avremmo quindi guadagnato 4.032 euro, +72% rispetto al valore del denaro fermo sul conto digitale più economico. Confrontando poi l’investimento con il denaro fermo sul più dispendioso conto tradizionale, avremmo guadagnato 4.687 euro: +94%”.
Ovviamente nulla vieta di investire in immobili, checché se ne dica, resta la forma di investimento ancora più sicura.
Quando si è propensi a lasciare troppi soldi fermi sul conto bancario, dovremmo ricordarci la prima regola di un buon investitore: non far perdere valore al proprio capitale.
A questa ne affianchiamo un’altra: è chiaro che conservare non è la miglior scelta, ma investire senza un criterio è comunque totalmente controproducente, quindi guardiamoci bene a chi affidiamo i nostri preziosissimi risparmi. I guadagni facili non esistono!!!