Quality Manager: chi è e cosa fa
Attenzione al cliente, pianificazione strategica, aggiornamento costante, partecipazione, coinvolgimento e formazione professionale: questi, in sintesi, gli ingredienti del buon Quality Manager. Mai come oggi business e quality vanno di pari passo. In un mercato altamente concorrenziale, la partita tra le diverse aziende si combatte soprattutto sul fronte della qualità. Quest’ultima da intendersi in un’accezione tridimensionale: nei confronti dei clienti nel garantire la massima aderenza alle loro aspettative ed esigenze, rispetto ai dipendenti intesa come soddisfazione degli stessi (che si tramuta in aumento della produttività), in relazione alla struttura aziendale dove il discorso ricopre diverse branchie e vari livelli di gestione. Si può parlare, quindi, di un vero e proprio Sistema Qualità dell’azienda. Al suo interno emerge la figura del Quality Manager, il quale svolge il ruolo decisivo di garante di tutti i processi, interni ed esterni, finalizzati alla qualità.
Nello specifico, le aziende sono talvolta obbligate – altre volte interessate – ad assolvere una serie di requisiti di qualità conformi alla norma UNI ENI ISO 9001. L’obbligatorietà è richiesta solo in alcuni settori; tuttavia molte imprese adottano come politica interna quella di intrecciare relazioni di fornitura esclusivamente con aziende che dispongono della certificazione ISO 9001. È in questa prospettiva che si configura la mansione principale del Quality Manager: implementare i processi ed i sistemi qualitativi dell’azienda in modo che risultino idonei alla norma UNI ENI ISO 9001. In particolare, deve coordinare il Sistema Qualità Aziendale in conformità alle finalità prestabilite dal vertice dirigenziale, a loro volta coerenti con la suddetta certificazione. Accertarsi che le attività dell’impresa indicate nei documenti del sistema qualità siano in linea alle norme di riferimento. Ideare soluzioni mirate al miglioramento della politica aziendale vigente (sempre in materia di qualità). Sovrintendere alla macchina qualitativa dell’azienda in generale, accertandosi che tutti i processi rispettino il quality plan e il conseguimento degli obiettivi prestabiliti nell’arco temporale predisposto.
Ogni ramo aziendale svolge il proprio compito nell’ottica della qualità dei processi e dei sistemi. Per questo motivo, il Quality Manager deve avere una visione sistemica dell’amministrazione – pubblica o privata che sia – per la quale lavora. Tutti i funzionari aziendali devono essere coinvolti nell’ottica di quella che potrebbe essere percepita come una missione della qualità: dalla produzione all’area marketing, dal magazzino alla vendita, dalla progettazione alla ricerca e sviluppo. La figura del Quality Manager diventa indispensabile nella creazione della catena del valore dell’azienda. Grazie al suo contributo, l’impresa può adempiere ad alcune prerogative necessarie per avere successo, tra cui: generare una soddisfazione della clientela che valica quella della semplice fruizione del prodotto/servizio offerto tramite l’adozione di un codice aziendale eticamente condiviso, offrire un continuo e costante miglioramento del servizio/prodotto offerto, palesare una spiccata sensibilità verso l’eco-sostenibilità dei processi produttivi, incentivare l’impegno collettivo della struttura al servizio della qualità. Per questo motivo non è difficile imbattersi in annunci di aziende che ricercano questa figura professionale, sempre più richiesta per la versatilità che può offrire al mercato (è un mestiere che prescinde dalla settorializzazione) e per la rilevanza che sta assumendo nello scenario lavorativo attuale.