Campania in testa all’export Italiano: boom nel manifatturiero (+30%)
Presentato il Rapporto annuale sulle Pmi della regione. Crescita esponenziale delle esportazioni e proposte innovative per rafforzare il tessuto economico del territorio
L’ultimo Rapporto Annuale sulle Piccole e Medie Imprese (PMI) della Campania ha rivelato un’espansione significativa dell’export manifatturiero della regione, segnando un incremento del 30%. Il documento, presentato il 25 marzo presso l’Unione Industriali Napoli, nasce da un’efficace sinergia tra Confindustria Campania e il Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, arricchito dal contributo dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI) e dal supporto di Banca Mediolanum. Quest’edizione pone un particolare accento sulla finanza sostenibile, integrando l’analisi quantitativa con approfondimenti qualitativi e considerazioni di esperti di calibro nazionale.
Il Rapporto PMI Campania 2023 (Rapporto integrale) fornisce una disamina approfondita dell’ambiente economico regionale, evidenziando tanto le criticità quanto le potenzialità per il tessuto imprenditoriale di piccole e medie dimensioni. In un contesto globale e nazionale caratterizzato da instabilità geopolitica e finanziaria, la regione emerge per la sua resilienza. Il documento rivela, difatti, un’espansione notevole del Prodotto Interno Lordo (PIL) locale, sostenuta principalmente dai settori edilizio e dei servizi, nonostante le persistenti sfide nel comparto industriale.
Con un incremento del PIL dello 0,6% nel 2023, la Campania si colloca in una posizione mediana rispetto al panorama del Mezzogiorno e all’intero territorio nazionale, anticipando una potenziale ripresa nel 2024. Il Rapporto, tuttavia, pone enfasi sulle problematiche connesse all’elevata incidenza di povertà e alla vulnerabilità sociale, fattori che necessitano di interventi mirati.
Dal punto di vista imprenditoriale, lo studio mette in rilievo uno scenario vivace, caratterizzato da un incremento delle realtà operative nel settore edile e da una consolidata presenza nel dominio dei servizi. Si osserva, inoltre, un significativo aumento occupazionale nei comparti manifatturiero e costruttivo, fondamentali per il sostentamento economico della regione. Ciononostante, si segnala una eccessiva dipendenza dal finanziamento bancario, unitamente alla necessità di favorire investimenti orientati verso beni immateriali.
La sezione dedicata alla congiuntura bancaria, nello specifico, delinea uno scenario in cui, nonostante l’espansione creditizia e il contenimento dei rischi, il costo del credito risulta ancora marginalmente superiore alla media nazionale. Il rapporto conclude evidenziando la rilevanza strategica della proiezione internazionale delle imprese, corroborata da un marcato incremento delle esportazioni, simbolo della competitività dell’ecosistema produttivo campano.