Premier League, incassi da capogiro
Di Mario Ferone
La Premier League (massima serie del calcio inglese) ha reso pubbliche le cifre riservate ai club per la stagione 2018/2019.
Nonostante la vittoria del campionato, il Manchester City si piazza subito dietro al Liverpool che registra una cifra di 152,4 milioni di sterline, complice le maggiori messe in onda della squadra allenata da Jürgen Klopp, a discapito dei Blues che ne registrano 150,9.
Di seguito, in ordine discendete le cifre riservate ai 20 club inglesi:
1 – Liverpool – £152.43
2 – Manchester City – £150.97
3 – Chelsea – £146.03
4 – Tottenham Hotspur – £145.23
5 – Manchester United – £142.51
6 – Arsenal – £142.19
7 – Everton – £128.60
8 – Wolves – £127.17
9 – Leicester City – £123.33
10 – West Ham United – £122.53
11 – Newcastle United – £120.13
12 – Crystal Palace – £114.22
13 – Watford – £113.90
14 – Bournemouth – £108.14
15 – Burnley – £107.34
16 – Brighton – £105.734
17 – Southampton – £104.30
18 – Cardiff City – £102.70
19 – Fulham – £101.90
20 – Huddersfield Town – £96.63
Il report della Premier League evidenzia come tutte le società abbiano diritto ad un “equal share”, ovvero una cifra minima comune a tutti i club presenti nella competizione dal valore di 32 milioni di sterline, a cui si vanno ad aggiungere tariffe di disposizione, remunerazioni per le prestazioni durante la stagione, ricavi pubblicitari e pagamenti dalle televisioni internazionali.
Cifre da capogiro, soprattutto se confrontate con quelle della Serie A, dove nella stagione 2017/2018 la Juventus ha incassato una somma pari a 107 milioni di euro, ovvero 94 milioni di sterline, una cifra quasi uguale a quella dell’ Huddersfield Town, retrocessa quest’anno in Championship (serie B inglese) piazzandosi all’ultimo posto nella Premier League.
Un confronto che è destinato ad essere sempre più ingeneroso date le simulazioni degli analisti per la stagione 2018/2019 ormai in conclusione, dove la Juventus dovrebbe arrivare a percepire una somma pari a 85.3 milioni di euro, seguita a sorpresa da Inter e Milan (rispettivamente 83.7 milioni di euro e 77.3 milionidi euro), squadre più vendute all’estero e che di conseguenza hanno maggior appeal per le TV internazionali, ma che comunque non raggiungono le cifre delle squadre inglesi.
Serie A che vede quindi la sua squadra di punta guadagnare meno di una società retrocessa in Premier League, una lega che sa vendersi alle televisioni estere e nazionali grazie ad un’appetibilità nettamente superiore alla nostra, anche grazie ad uno spettacolo più fruibile ed avvincente che rende l’esperienza televisiva molto più godibile.
Le squadre inglesi organizzano ormai da molti anni tournée in tutti i continenti mondiali, espandendo il loro range di vendite. L’equa ripartizione dai ricavi avviene inoltre per evitare una disparità netta tra i “top club” e tutti gli altri, cosa che avviene per esempio in Italia e Germania da ormai anni, dove l’egemonia di Juventus e Bayern Monaco sembra incontrastabile.
Se quest’anno la differenza dei ricavi sembra essere insormontabile, dall’anno prossimo le cose sembrerebbero non poter cambiare, data la presenza di 4 squadre inglesi nelle due finali delle competizioni europee, che daranno ulteriore lustro e quindi ancora più appetibilità per le televisioni e per inserzionisti, che non si faranno problemi ad investire ancora nella Premier League.