Pierre Cardin: genio visionario della moda contemporanea
Le origini dello stilista Pierre Cardin
Pierre Cardin (Pietro Costante Cardin) di origine italiana proveniente dal comune trevigiano di San Biagio di Callalta era figlio di una famiglia di facoltosi proprietari terrieri e mercanti che al termine della prima guerra mondiale (1924) decise di trasferirsi in Francia. Era un rifugiato italiano in Francia, poiché i suoi genitori erano antifascisti che fuggirono dall’Italia di Mussolini.
Il piccolo stilista ha dichiarato in diverse interviste: «Sfogliavo il mensile Jardin des modes e trovavo questo bello e appassionante. Passavo ore ad ammirare le linee, i colori e i materiali».
Da questa sua dichiarazione si evince secondo la critica e secondo gli appassionati di moda la prima sensibilizzazione estetica di Pierre Cardin.
La carriera
Nel 1936 Pierre Cardin inizia l’apprendistato presso un sarto a Saint-Étienne e successivamente nel 1945 giunge a Parigi dove lavora prima da Jeanne Paquin e poi da Elsa Schiaparelli. Primo sarto della maison Christian Dior nel 1947, lo stilista è stato partecipe del successo del maestro che definì il New Look.
Lavorando con passione per lo stilista Christian Dior impara il gusto per le geometrie delle silhouette, per la manipolazione della forma attraverso la lavorazione della stoffa e per la costruzione architettonica che caratterizzerà il suo stile da designer della moda. Pierre Cardin sviluppa una creatività fuori dal comune e per questa ragione è definito spesso come genio visionario della moda. Ha sempre guardato al futuro, a nuove dimensioni di vita per l’abito e per l’ambiente, con un approccio anticonformista capace di proporre l’inaccettabile come modello.
Nel 1950 ha fondato la sua casa di moda, cimentandosi poi con collezioni di alta moda nel 1953. Pierre Cardin è davvero noto per il suo stile d’avanguardia ispirato all’era spaziale. Preferisce sempre forme e motivi geometrici, spesso ignorando le forme femminili. Ha dato impulso alla nuova moda unisex, qualche volta sperimentale che non è ritenuta sempre pratica. Nel 1954 introdusse il “bubble dress”, il vestito a bolle. Nel 1959 Pierre Cardin ha aperto in Giappone un negozio d’alta moda.
Nelle sue interviste ha sempre ricordato di aver preso ispirazione da stilisti del calibro Christian Bérard e Piero Tosi. Lucia Bosè, Anna Magnani e Sophia Loren sono 3 grandi attrici che hanno vestito importanti abiti del suo brand, rafforzando il suo asse di collegamento tra Italia-Francia.
Si ricorda che nel 2009 Pierre Cardin fu nominato Ambasciatore di buona volontà dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite (FAO).
Invenzioni e stile d’avanguardia
Indimenticabili sono le giacche senza collo ed i pantaloni aderenti che hanno indossato i Beatles nei loro concerti. Lo stile di Pierre Cardin può essere definito multitasking: da una parte la moda democratica che tutti potevano portare, dall’altra i modelli sperimentali d’avanguardia, dove si svelava il suo estro. Il suo stile spiccatamente d’avanguardia si rivela con la sua sperimentazione la moda genderless, uguale per tutti. Pierre Cardin è celebre e ricordato per le collezioni che si ispiravano al mondo degli astronauti con cappelli bianchi, stivali altissimi argentati e occhiali avvolgenti come mascherine. I pantaloni stretti a sigaretta e maglioni eleganti con maniche a pipistrello sono sue invenzioni che hanno reso di successo le sue collezioni tra cui la collezione del 1960 Space Age con abiti bianchi e geometrici, aderentissime tute catsuit lavorate a maglia, i pantaloni di pelle attillati e i maglioni con le maniche a pipistrello.
Addio allo stilista italo-francese
Il 29 Dicembre 2020 il mondo della moda saluta un grandioso stilista Pierre Cardin. L’italiano trevigiano che per oltre 60 anni ha fatto grande la moda francese e che ha rivoluzionato la moda tradizionale, confermando la qualità e lo stile ad alti livelli ed introducendo modelli che saranno di successo per secoli.