Pasquale Tridico attacca gli imprenditori
Pasquale Tridico, presidente dell’Istituto nazionale della previdenza sociale, in un momento di pressione dovuto ai ritardi dell’erogazione della CIG ha attaccato gli imprenditori. Con l’erogazione degli ammortizzatori sociali ad una parte di lavoratori fermi a causa dell’epidemia da Covid-19, si prevede uno squilibrio di 35.3 miliardi di euro.
La dichiarazione del presidente INPS
«Stiamo sovvenzionando con la Cig anche aziende che potrebbero ripartire, magari al 50%, e grazie agli aiuti di Stato preferiscono non farlo. Per pigrizia, per opportunismo, magari sperando che passi la piena. In alcuni settori ci possono anche essere imprenditori che non affrontano le difficoltà della riapertura ‘tanto c’è lo Stato’ che paga l’80% della busta paga. Adesso basta scrivere Covid e noi paghiamo, senza controlli, senza burocrazia, senza sindacati; dal mio punto di osservazione, vedo un Paese con molte zone grigie. C’è ancora tanto lavoro in nero, c’è moltissimo lavoro in ‘grigio’».
Queste le parole del presidente Tridico durante un’intervista al quotidiano La Repubblica che gli si chiedeva conto delle casse integrazione ancora non pagate.
Parole che indignano
Le parole del presidente INPS Pasquale Tridico hanno “scioccato” il mondo imprenditoriale, le associazioni di categoria ed i più alti esponenti del Governo.
Non pochi lavoratori attendono l’erogazione della cassa integrazione Covid dall’Istituto. Sul sito dell’INPS risultano ancora 419 mila domande ad attendere di essere liquidate.
«Scioccanti per il mondo produttivo». È il commento del presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, alle parole di Tridico.
«Tridico avalla ipotesi assurde: nessun imprenditore ha interesse a tenere chiusa la propria azienda. Il crollo dei fatturati potrà determinare chiusure e interventi sulla struttura dei costi aziendali. Non certo speculazioni sulla CIG». Ha concluso Vito Grassi, presidente del Consiglio delle rappresentanze regionali di Confindustria e numero uno di Confindustria Campania.
Il numero uno dell’INPS ha concluso dichiarando che entro venerdì 12 giugno, l’Istituto liquiderà tutti i lavoratori in cassa integrazione.