Parma: nasce un corso specializzato per l’industria molitoria
Nasce a Parma una vera scuola per i tecnici dell’industria molitoria. Il corso prevederà un’offerta formativa innovativa per la filiera del grano duro. Si formeranno figure altamente specializzate nel settore in cui scarseggiano competenze. L’iniziativa è promossa da: Italmopa, Associazione Industriali Mugnai d’Italia, Antim, Associazione Nazionale Tecnici Industria Molitoria, Unione Parmense degli Industriali e Università degli Studi di Parma.
L’Ente di formazione
L’Ente di formazione accreditato preposto per la realizzazione delle attività è Cisita Parma. Esso avvierà e consoliderà entro il 2021 un’offerta formativa innovativa e professionalizzante. Interamente dedicata alle tecnologie di prodotto e processo e ai modelli organizzativi e gestionali dell’industria molitoria.
L’iniziativa è rivolta sia a giovani e sia agli adulti interessati ad entrare in questo ambito professionale. Ma anche alle persone già occupate in un’ottica di aggiornamento continuo.
Tecnologia & Merceologia Molitoria. Processi, Diagrammi, Prodotti
Il primo corso sarà “Tecnologia & Merceologia Molitoria. Processi, Diagrammi, Prodotti”, organizzato da Cisita Parma e che si terrà a Parma a partire dal mese di ottobre 2020. Le lezioni saranno in aula presso la sede dell’Unione Parmense degli Industriali a cui farà seguito visite didattiche agli impianti industriali della zona. Tutto questo sarà fatto ovviamente nel rispetto della normativa per il contrasto alla diffusione del Covid-19.
L’obiettivo è di fornire conoscenze e competenze aggiornate sulla tecnica e tecnologia molitoria, con riferimento alle più recenti innovazioni nel campo produttivo di riferimento. Un’attività formativa di respiro nazionale che prevede il coinvolgimento dei massimi esperti del settore. Essa contempla anche la possibilità, offerta ai professionisti interessati, di seguire le lezioni d’aula in videoconferenza, ampliando così la fruizione potenziale dello stesso percorso didattico.
I contenuti del corso variano dalle tecnologie e diagrammi di macinazione del grano duro e del grano tenero alle tecniche di insilaggio, aeraulica in aspirazione e pressione. Dalla merceologia dei cereali alla biotecnologia, chimica e analisi dei processi di farine e impasti.
La filiera del grano duro
Nella filiera del grano duro le industrie molitoria e pastaria sono tra le più importanti a livello mondiale: oltre il 60% della pasta prodotta in Italia viene esportata. Ma anche se il Bel Paese rimane leader mondiale nella produzione di grano duro, questo non basta a sfamare il fabbisogno dell’industria pastaia. Infatti, l’Italia è deficitaria nella produzione di grano duro di qualità, necessario per fare una pasta altamente proteica e che tenga la cottura.
Negli ultimi anni c’è stato però un notevole salto qualitativo: dieci anni fa si comprava l’80% di grano estero e il 20% di italiano. Oggi le cifre si sono quasi invertite con il 70% del grano duro pastificabile italiano, mentre la restante percentuale, tra il 30 e il 40%, di importazione estera. Si è registrata perciò una diminuzione delle importazioni di frumento duro per la pasta. Nel 2017 sono state importate circa 2.1 milioni di tonnellate di frumento duro destinate all’industria pastaia, a fronte delle 3.4 milioni di tonnellate di grano duro italiano.
Secondo i dati ISTAT
La regione con la maggiore produzione di grano duro in Italia, secondo i dati ISTAT 2017, è la Puglia con circa 943.000 tonnellate, distribuiti in 343.000 ettari. Segue la Sicilia con una produzione di 807.000 tonnellate coltivate soprattutto nelle zone interne. Spostandoci più a nord troviamo l’Emilia-Romagna e le Marche, rispettivamente con 461.000 e 455.000 tonnellate. L’Emilia è una delle regioni italiane più importanti per la produzione di grano, tanto da guadagnarsi in passato l’appellativo di “granaio d’Italia”. Infatti, la superficie coltivata a grano duro è di circa 68.000 ettari, con una maggiore concentrazione nelle pianure centrali, Bologna in primis, poi Ferrara, Modena e Ravenna, e rese produttive piuttosto elevate.
Lo scopo del corso
Il corso in terra romagnola segue un duplice scopo: da un lato, le imprese del comparto manifestano un tangibile fabbisogno professionale, per figure specializzate nella gestione dei principali reparti costituenti il molino; dall’altro i tecnici e i professionisti dell’arte bianca impiegati nelle imprese necessitano di programmi di aggiornamento continuo.
A questo quadro si aggiunge che non esistono occasioni di formazione in grado di corrispondere ai fabbisogni segnalati, elemento che ha indotto la stessa Italmopa a promuovere un percorso mirato all’avvio di un’offerta formativa specificamente progettata e altamente professionalizzate. La partecipazione al corso è gratuita per gli associati Italmopa e Upi, prevede prezzi agevolati per gli associati Antim e per le aziende aderenti a Confindustria, mentre differenti fasce di prezzo a seconda dei moduli didattici di interesse sono previsti per le realtà non associate. Per iscriversi c’è tempo fino al 14 settembre contattando la referente di Cisita Parma o seguire le istruzioni sui siti di Italmopa, Antim, Upi e Unipr.