Dall’Ornitottero di Da Vinci, al giro del mondo del Solar Impulse II
Dedalo e Icaro sono stati i primi ad imitare il volo degli uccelli, il primo tentativo di volo meccanico invece è attributio ad Abbas Ibn Firmas il quale lanciò un rudimentale ornitottero dal Monte della Sposa e poi nel 1490 Leonardo da Vinci iniziò a studiare il volo degli uccelli, disegnando così per la prima volta un oggetto volante più pesante dell’aria.
Il meccanismo era il seguente:
l’aviatore era disteso su una tavola e manovrara due grandi ali membranose usando pedali e leve.
Da allora di strada ne è stata fatta, l’uomo ha sifdato la natura e scoperto leggi aerodinamiche sull’interazione dell’aria con i corpi solidi e così dall’ornitottero del Da Vinci si è passati ad aeroplani di varie dimensioni e configurazioni utilizzati come mezzii di trasporto di persone, di merci e come strumenti militari.
Solar Impulse II: la propulsione ad energia solare!
Ultima sfida dell’uomo è riuscire a viaggiare con aerei in grado di sfruttare l’energia solare ed infatti il 9 Marzo 2015 il velivolo Solar Impulse II ha iniziato il giro del mondo, decollando da Abu Dhabi (Emirati Arabi) e facendo prima tappa a Mascate (Oman).
Ad oggi ha effettuato il seguente itinerario:
- India
- Birmania
- Cina
- Scalo di emergenza in Giappone per peggiornamento delle condizioni meteo
- Hawaii
In quest’ultima tappa però, il Solar Impulse II ha dovuto interrompere il suo fantascientifico viaggio per 9 mesi in attesa della nuova bella stagione.
Il 21 Maggio c.a. l’aereo ha ripreso il suo volo, dando inizio all’ultima fase del progetto ed è decollato da Tulsa (Oklahoma) ed ora ha davanti a se le ultime 4 tappe:
- New York
- Europa orientale o Nord Africa
- Costa Mediterranea
- Ritorno ad Abu Dhabi dove potrà concludere il giro del mondo ed entrare nella storia della scienza.
Il progetto Solar Impulse è nato nel 2003 grazie alle grandi menti di Bertrand Piccard, André Borschberg, Luigino Torrigiani e Brian Jones.
Il primo velivolo fù un monoposto progettato per sostenersi in volo fino a 36 ore.
A seguire è stato realizzato il Solar Impulse II che nella notte tra il 7 e l’8 Luglio 2010 ha dimostrato di poter volare fino a 24 ore grazie alla carica accumulata durante il giorno.
L’aeroplano ha un’apertura alare di 72 m e al di sotto dell’ala ci sono 4 navicelle, ognuna di esse contiene accumulatori litio-polimero, ovvero delle batterie ricaricabili per le quali non è necessario alcun tipo di contenitore in metallo così da risultare più leggere e sagomate ed hanno, ovviamente, un tempo di carica minimo.
Il Solar Impulse II è stato progettato con una struttura a nido d’ape in fibra di carbonio così da poter mantenere la sua caratteristica ultraleggera.
Sulla superficie superiore dell’ala è posizionato il cuore dell’aeroplano, ovvero le celle fotovoltaiche.
L’energia che queste ultime raccolgono, in parte viene utilizzata per fa volare l’aereo ed in parte per ricaricare le batterie in modo da permettere il volo anche di notte.
Sarà forse questo l’inizio della rivoluzione della tecnologia pulita?!