Olimpiadi invernali 2026, sale l’ottimismo sull’impatto economico
Di Mario Ferone
Le Olimpiadi invernali del 2026 si terranno in Italia: la candidatura di Milano-Cortina batte ufficialmente quella di Stoccolma, ricevendo 47 voti contro i 34 per la capitale svedese. Dopo vent’anni dalle Olimpiadi invernali di Torino quindi, l’Italia torna ad ospitare la competizione (tra le più importanti al mondo). Traguardo che adesso fa ben sperare gli imprenditori della zona, che vedono nelle Olimpiadi un grosso assist all’imprenditoria locale. Secondo Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, il mercato immobiliare milanese (che era già in netta crescita) ha risentito positivamente dell’annuncio del Comitato Olimpico Internazionale. Queste le sue parole: “Ad oggi prevediamo investimenti per oltre 13 miliardi nei prossimi dieci anni e questa stima è destinata a crescere. Grazie alle prossime Olimpiadi si possono stimare ulteriori 400 milioni di investimenti immobiliari diretti legati ai giochi, dal villaggio olimpico alle altre strutture da realizzare, oltre a un incremento dell’offerta alberghiera, sulla base di quanto accaduto nelle altre località dove ci sono stati giochi, di circa il 10%, per un totale di 3mila stanze e un investimento non inferiore al miliardo.”
Lo scorso anno il mercato alberghiero dello stivale ha registrato un fatturato pari a quasi tre miliardi di euro, con un aumento del 9% rispetto al 2017, e le previsioni per il 2019 sembrano essere ancora migliori. Si stima infatti che il fatturato del settore alberghiero italiano arriverà a toccare un fatturato pari a 3,4 miliardi di euro secondo il rapporto stilato da Scenari Immobiliari. Quello delle Olimpiadi è stato quindi un assist importante, che consolida ancora di più l’importanza di un settore, (quello dell’immobiliare), che in Italia è destinato ancora a crescere. Nonostante il generale ottimismo, non manca lo scetticismo, Robert A. Bale e Victor A. Madeson, autori di uno studio sul tema Olimpiadi e sul loro impatto economico, sostengono che l’importante competizione internazionale sia quasi sempre causa di disastri dal punto di vista economico.
I due economisti sostengono infatti che ci sia uno sforamento medio del 179% rispetto ai costi iniziali, fatta eccezione per un singolo evento: le Olimpiadi di Barcellona 1992.
D’altra parte, a sostegno del pensiero ottimistico illustrato sempre da Breglia si schierano le università nostrane: Università Bocconi e Ca’ Foscari di Venezia hanno stimato ricadute sul territorio pari a 4,5 miliardi di euro e circa trentaseimila nuovi posti di lavoro tra occupazioni dirette ed indirette. A questo si aggiunge anche uno studio condotto dall’Università La Sapienza di Roma, secondo il quale le Olimpiadi Milano-Cortina del 2026, contribuiranno positivamente allo sviluppo economico del Bel paese. Si stima che gli incrementi del PIL, tra 2020 e 2028, andranno dai 93 agli 81 milioni annui, raggiungendo una cifra complessiva di circa due miliardi di euro nel 2028. Gli investimenti stimati per la realizzazione delle Olimpiadi sono pari a quasi trecentocinquanta milioni di euro, da dividere tra: spese per villaggi olimpici, media center, costruzioni di impianti idonei e interventi sulle strutture già esistenti. Infine, le previsioni per le spese fiscali direttamente collegate alla competizione dei cinque cerchi sono superiori alle spese degli anni precedenti alla competizione. In dettaglio, la stima delle entrate fiscali totali nel 2028 è di quasi seicento milioni, mentre le spese toccano quota 415 milioni, andando in positivo di quasi centonovanta milioni di euro.