OCSE: nel 2050 in Italia più pensionati che lavoratori
Secondo la ricerca “Working Better With Age” a cura dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) nel 2050 il numero degli italiani over 50 inattivi o pensionati fuori dal mercato del lavoro potrebbe essere uguale o superiore a quello dei lavoratori. In Italia si è registrato a luglio un tasso di disoccupazione in aumento dallo 0,1% al 9,9%. Mentre il tasso degli occupati è in lieve calo rispetto al mese precedente, arrivando al 59,1 per cento.
Per quanto riguarda il tasso di occupazione giovanile, la fascia d’età che va tra 15 e 24 anni, è aumentato, mentre la fascia d’età che va dai 35 e i 49 anni trova difficoltà nel cercare un’occupazione. Nel mese di luglio si sono registrati, per quanto riguarda la fascia d’età che va dai 25 e i 34 anni, 5 mila occupati in più, 21 mila disoccupati in meno e 7 mila inattivi in più. “Promuovere maggiori e migliori opportunità di lavoro in età avanzata – commenta l’OCSE invitando i governi Italiani – per proteggere il tenore di vita e la sostenibilità delle finanze pubbliche”.
Secondo lo studio dell’OCSE, in base ai modelli pensionistici attuali il numero degli italiani over 50 fuori dalla forza lavoro a causa del pensionamento o dell’inattività, potrebbe aumentare di circa il 40%, passando da 42 persone su 100 nel 2008 a 58 persone su 100 lavoratori in media nel 2050.