Naming, strategia d’esordio del Marketing
Quante volte ci siamo domandati perché quel brand abbia quel determinato nome oppure cosa significa il nome di quel brand? La risposta è racchiusa in una tecnica di Marketing fondamentale che ha la priorità assoluta di bucare il mercato con un nome che lasci il segno.
Che cos’è il Naming? È la tecnica d’esordio che ogni brand sceglie con cura per dare un nome al suo marchio che sia facilmente associabile al logo o lo slogan. Rispecchia sei criteri fondamentali: piacevolezza, significatività, memorizzabilità, adattabilità sul mercato, trasferibilità e proteggibilità.
6 brand dal Naming di successo
Ecco l’elenco di 6 brand di grande successo che hanno un naming dalla grandiosa memorizzabilità e significatività.
- Google: I fondatori del più grande motore di ricerca al mondo, Larry Page e Sergey Brin definirono la loro azienda con il nome Backrub con un riferimento stretto allo scorrimento dei siti web contenuti. Durante un brainstorming la parola googolplex fu sbagliata e questo errore fece saltare all’occhio la difficoltà, quindi, era necessaria un’abbreviazione e da quel momento esiste Google.
- Amazon: L’imprenditore Jeff Bezos aveva avuto l’intuizione di un nome complesso ad effetto Cadabra. Successivamente il suono non era adeguato alla vendita e l’imprenditore ha deciso di cambiare Cadabra in Relentless. L’intuizione di successo è stata la terza scelta Amazon che è il nome americano del Rio delle Amazzoni, considerato il fiume più lungo della terra. Amazon aveva l’obiettivo di essere la più grande libreria d’Europa, mentre negli ultimi 10 è considerato l’e-commerce più grande e fornito del mondo. In questo caso Amazon ha un naming perfettamente corrispondente allo scopo dell’imprenditore Bezos (Significatività).
- Starbucks: Gordon Bowker, imprenditore della più grande catena di caffetterie del mondo, aveva avuto l’intuizione di ideare un nome che iniziasse con ST come simbolo di forza e riconoscibilità. Secondo la cultura americano uno dei più grandi romanzi d’America è Moby Dick di Herman Melville il cui capitano protagonista si chiama Starbuck. La figura del capitano è sempre affascinante come lo è l’esperienza culinaria della caffetteria Starbucks. L’aggiunta della “s” finale è un elemento fonetico che dona una facilità nella pronuncia in tutte le nazioni europee da questo nasce il naming di successo Starbucks.
- Netflix: Marc Rsndolph, co-fondatore della più famosa piattaforma in streaming d’Europa, aveva registrato come primo nome Kibble, perché aveva avuto successo con la vendita di videogiochi e noleggio DVD. L’intuizione è avvenuta successivamente poiché un naming con maggiore memorizzabilità derivava dall’unione di due parole con significato specifico: Net che è l’abbreviazione di Internet e Flix che è l’abbreviazione di flicks che risulta essere sinonimo di film. Facile da pronunciare e da ricordare con un significato definito Netflix risulta essere un naming di successo.
- Nike: chi non ha acquistato un paio di scarpe sportive di questo brand e pronunciandolo ha notato una grande riconoscibilità di pubblico? Dal 1964 l’azienda, che solo per pochi anni ha registrato il nome di Blue Ribbon Sports, ha optato per uno nome che avesse in sé il segno della vittoria, perché per gli atleti è importante vincere con la loro squadra. Da qui nasce il naming Nike dall’alata dea greca Nike di Samotracia dea della vittoria. Da qui nasce anche il logo grafico che assomiglia ad un’ala allungata.
- Skype: una delle prime e più importanti App per videochiamate e business call ha un naming abbreviato ed accattivante che è il risultato di Sky Peer to Peer (cielo di utenti virtuali). Il nome inizia con la parola inglese Sky che significa cielo, quindi, ricorda a chi utilizza l’App un senso di libertà di comunicazione che corrisponde al servizio principale per cui è stata ideata l’App: mettere in contatto persone lontane tra loro in modo rapido ed efficace.