Musica&NeuroMarketing: unione tra cuore e cervello
Quanto potere assume la musica nelle strategie di NeuroMarketing?
Una domanda che ricorre spesso e la cui risposta è facile ed immediata: assume un ruolo fondamentale. Il potere delle canzoni che diventano soundtrack degli acquisti online e offline permettono di stimolare un senso di serenità ed attrazione sul cervello umano al momento dell’acquisto. Aumentano l’attenzione al prodotto e stimola la creatività del consumatore.
Per tutte queste caratteristiche appena descritte non sorprende che l’uso della musica nelle strategie di Neuromarketing stia diventando una strategia efficace. Gli esperti del NeuroMarketing conoscono il potenziale della musica. Infatti, ogni spot pubblicitario trasmesso in Tv o sui social media ha un determinato soundtrack che lo caratterizza e lo rende distintivo.
Unione tra cervello e cuore
Studi di oltre 50 anni fa affermano che la musica attiva numerosi parti del cervello umano. Quando ascolti una canzone, le aree frontali e il lobo temporale vengono attivati. Tutte queste aree sono collegate tra loro ed è un motivo convincente per usarlo nel marketing.
Sono toccati 3 punti essenziali del cervello che indirizzano il consumatore alla vendita.
Memoria: le canzoni evocano ricordi e stati emotivi determinati e ciò favorisce il processo sia di vendita online che offline.
Emozione: tutti gli ormoni sensoriali legati al padiglione auricolare sono collegati al cervello e sprigionano un senso di tranquillità se si tratta di musica tradizione, senso di entusiasmo se si tratta di musica hip-hop rock, punk e senso di riflessione se si tratta di musica soul.
Attenzione: ascoltare la musica allena l’ attenzione sia del venditore che del consumatore soprattutto se si tratta di musica con ritmi pacati e non troppo elevati.
Learning: la musica è associata al concetto di learning by doing che durante un acquisto online si traduce in un’ esperienza sensoriale con il prodotto che viene sperimentato prima dell’acquisto.
NeuroMarketing in settori quotidiani
Supermercati: spesso quando si entra in un supermercato che possiede al suo interno non solo reparti di alimenti, ma anche attrezzature per la casa oppure prodotti per l’igiene una melodia allegra crea nell’ acquirente un senso di energia che ne agevola l’acquisto.
Servizi postali e bancari: la scelta della musica è diametralmente opposta. La musica che scelgono è sempre calma, in questo modo il cliente arriva rilassato al processo decisionale.
Mezzi di trasporto: la regola è quella di usare musica soft e strumentale sia per il conducente sia per i passeggeri. Viaggiare per motivi di lavoro comporta stress e per ridurlo è necessario un tipo di musica strumentale.
Negozi di moda: secondo le strategie del NeuroMarketing il doppio degli acquisti quotato da statistiche dipende dal tipo di musica che viene scelta nel processo di vendita sia in uno store fisico che per un e-commerce. Nell’abbigliamento giovanile la musica contemporanea dell’ultimo anno genera simpatia ed empatia, mentre in abbigliamento classico/elegante come le boutique di alta moda la musica deve essere antica quella degli anni ‘50/60.
L’influenza della Musica: Marketing Uditivo
Esistono due tipologie di marketing d’acquisto.
- Marketing Esperienziale ovvero una serie di attività che permettono al consumatore di far vivere un’ esperienza prima dell’acquisto stesso.
- Marketing Uditivo è una strategia all’interno del Marketing Esperienziale. Permette una shopping experience unica e coinvolgente grazie alla musica durante la scelta di un determinato prodotto.
La musica come nuova leva di marketing capace di aiutare il consumatore nella scelta di cosa comprare, sta assumendo valore, piede. L’udito assume un ruolo fondamentale nel modo di concepire la realtà e di conseguenza è vitale anche durante una customer journey.