Mediaset sposta la sua sede legale in Olanda
Mediaset trasloca in Olanda, ma a spostarsi è solo la sua sede legale. Alla base di questa decisione sembrerebbero esserci due motivi principali: alcuni benefici fiscali e la flessibilità della Corporate Governance olandese.
La mossa sembrerebbe fare bene al titolo in borsa del Biscione (logo distintivo della Fininvest e delle aziende del gruppo di Silvio Berlusconi, tra cui Mediaset) che a poco più di mezz’ora dall’apertura sale del 5,75%. Gli attuali azionisti della società riceveranno azioni della holding, denominata “Media For Europe” fatto salvo il diritto di recesso, Fininvest avrà il 35,4% del capitale di Mfe (media for europe).
Sulla base delle statistiche, l’operazione potrebbe avere un impatto positivo sull’utile già dal 2020. Con questa strategia, ha spiegato stamattina agli analisti il cfo (direttore finanziario) di Mediaset Marco Giordani, il gruppo “vuole sfruttare il vantaggio di muoversi per primo” e creerà efficienze per oltre 100 milioni nel 2023.
“La regolamentazione olandese garantisce maggiore flessibilità rispetto all’Italia, meno burocrazia e consentirà di risparmiare oltre 100 milioni di euro all’anno in uscite fiscali“. Queste le parole di Pier Silvio Berlusconi, dirigente gruppo Mediaset.
Berlusconi Junior pare abbia pensato a questa mossa innovativa, per abbattere la concorrenza delle piattaforme streaming (primo fra tutti Netflix) che hanno fatto diminuire esponenzialmente il traffico sui canali televisivi.
La scelta di trasferire la holding nei Paesi Bassi non riguarderà solamente Mediaset Italia, infatti, anche Prosieben (emittente televisiva tedesca) e Mediaset Spagna sposteranno la loro sede verso gli “Orange”.
Queste tre holding hanno deciso così di unire le forze, battezzando il nuovo “gruppo” con l’acronimo di MFE. Pier Silvio Berlusconi tiene a precisare che la società continuerà ad essere quotata sia a Roma che a Madrid e continuerà a detenere il 9% della Prosieben, acquisto fatto il mese scorso dall’imprenditore milanese.
Oggi, dopo la fusione di Mediaset, possiamo stimare che il valore del capitale totale di Media for Europe si aggira attorno ai 4.2 miliardi di euro: ciò la posiziona ai primi posti delle holding (società finanziarie) a livello mondiale.
Il titolo Mediaset ha chiuso a Piazza Affari con un rialzo del 3%. Quello di Mediaset Espana era stato sospeso dopo un paio di ore dall’inizio degli scambi con un rialzo superiore all’8%.
“I network hanno ovviamente confini nazionali – ha commentato Berlusconi – Ma oggi dobbiamo avere presenza rilevante su nuove piattaforme. Lo sviluppo richiede investimenti onerosi e unire le forze tra broadcaster su questo fronte ha grande senso”.
Mossa che sembra mettere d’accordo proprio tutti, compreso Ennio Doris (storico socio di Berlusconi nonché fondatore di Mediolanum) che commenta così la decisione dell’azienda: «Silvio è contento perché i figli si stanno mostrando all’altezza del ruolo. Già negli anni ‘80 tentò l’avventura europea ma fu bloccato dai nazionalismi».
L’eccellenza italiana sembrerebbe avviarsi verso una sfida Europea che non lascia nulla al caso, infatti la fusione lascerà a Fininvest circa il 36% (che salirà oltre il 50% dei diritti di voto grazie a una specifica norma sui titoli preferenziali della legislazione olandese).