Matrimonio T-Mobile e Sprint, terzo operatore mobile
Parte la fusione tra i due colossi delle telecomunicazioni T-Mobile e Sprint. Matrimonio che genera il terzo operatore mobile americano dal valore di 26.5 miliardi di dollari. La fusione tra le due compagnie sarà destinata a dare un forte slancio per la competizione nel settore wireless e per le rete di nuova generazione 5G come i giganti At&t e Verizon. A seguito della notizia, i titoli in borsa della Tlc Sprint ha guadagnato circa il 74%, mentre T-Mobile è salita dell’8%. Secondo le due tlc, la fusione genererà una nuova società più efficiente con velocità Internet elevate e prezzi bassi, un buon competitor per Verizon Communications e At&t.
“Soprattutto – hanno commentato le due agenzie – T-Mobile ha preso l’impegno a fornire copertura 5G all’85% delle popolazioni nelle aree rurali nei prossimi tre anni e il 90% in sei anni”.
La sentenza
Il Giudice federale Victor Marrero ha approvato l’accordo tra le due telco, parere favorevole già ricevuto dalla Commissione federale per le comunicazioni e dal Dipartimento di Giustizia. Quest’ultime contestano le procedure dello stato della California e dello stato di New York, giudicandoli come “oppositori” facendo annullare l’accordo. L’opposizione al matrimonio porterà come risultato finale molteplici ritardi per il 5G nelle aree rurali degli Stati Uniti d’America.
Cosa cambierà
Primo maggio 2020, data importante per T-Mobile. Cambio di poltrone al vertice dell’azienda. L’attuale presidente Mike Siebert acquisirà le deleghe del chief executive John Legere. Legere, membro determinante per il successo della M&A con Sprint, farà parte del consiglio di amministrazione della nuova società. Nonostante l’approvazione da parte del tribunale federale, la fusione non sarà ufficiale fino all’approvazione della California Public Utilities Commission.
La storia di T-Mobile
T-Mobile, originariamente Telekom-Mobile, è una multinazionale tedesca di telefonia mobile. Fondata nel 1999 da Deutsche Telekom ha chiuso il 2017 con un fatturato di 40.6 miliardi di dollari.
Le origini di Sprint
La Sprint è stata comprata nel 2013 da SoftBank, holding finanziaria multinazionale giapponese, di proprietà del magnate giapponese Masayoshi Son, che aveva prospettato grandi ambizioni.