Lufthansa, pronto il piano di salvataggio
Gli azionisti di Lufthansa, in un’assemblea straordinaria, hanno deciso un piano di salvataggio multimilionario. Questo piano sarà possibile grazie all’ingresso dello stato tedesco nella trattativa. La decisione di ingresso è stata presa dal 98% degli azionisti.
Dopo otto ore di discussioni nell’assemblea, tenuta in rigorosa conferenza, l’iniziativa è stata approvata. La Commissione europea aveva già comunicato il proprio assenso al piano, che prevede aiuti di Stato per 9 miliardi di euro con una partecipazione statale complessivamente del 25.1%. Questa decisione segna un punto cardine su cui si giocherà il governo della cancelliera Angela Merkel, che vuole creare campioni europei globali. Questa visione è stata osteggiata a lungo dalla parte privata, rappresentata dal primo azionista della società Heintz Hermann Thiele.
L’azionista si è sempre detto contrario all’ingresso dello stato ad un prezzo fuori mercato. Il miliardario ha proposto una partecipazione indiretta del governo in Lufthansa tramite la banca tedesca per lo sviluppo KfW, piuttosto che una partecipazione diretta e la rappresentanza nel consiglio di amministrazione. Quando si è trattato di votare il miliardario ha cambiato idea dando il benestare al piano di una partecipazione statale del 20%. L’azionista possiede un pacchetto azionario del 15.5%.
L’Unione europea ritiene che il settore aereo si riprenderà presto, tra cui Luftansa. Fiducia anche dai mercati sulla possibilità di ripresa del traffico aereo entro un anno, dopo la pandemia. Tra i competitor la low cost Ryanair è pronta a impugnare il via libera dato da Bruxelles al piano di salvataggio da 9 miliardi di euro del governo tedesco per il gigante Lufthansa, affermando che avrebbe falsato la concorrenza.
Il commento
«Finora abbiamo fatto ricorso contro tutte le decisioni della Commissione che approvano gli aiuti governativi alle compagnie aeree (decise a causa dell’impatto del coronavirus) e lo stesso vale per il via libera di oggi per la Lufthansa». Ha detto il direttore generale di Ryanair, Julius Komorek.
In borsa
In borsa dopo il crollo dei giorni scorsi del 5.01% delle quote azionarie il titolo dopo l’ok al piano è volato al +13%. Ma la situazione rimane in salita per il settore dato il lungo stop. Le ultime stime dell’Associazione mondiale per le compagnie aeree (IATA) sono allarmanti: un calo di fatturato di 252 miliardi e traffico passeggeri decurtato del 38%. Secondo l’associazione ci sarebbe urgenza di un intervento statale per almeno 200 miliardi di dollari.
In questa direzione si stanno muovendo i vari Governi
La Francia ha varato un piano da 7 miliardi di euro per evitare il naufragio di Air France. L’Eliseo quindi torna alle origini dopo la completa privatizzazione della compagnia avviata nel 1999 dall’allora Presidente Jacques Chirac. Nonostante questo l’azienda nelle ultime ore ha comunicato un taglio del 10% dell’organico dei piloti e l’eliminazione delle tratte brevi. In Italia, il Decreto Rilancio ha previsto uno stanziamento di 3 miliardi per il salvataggio di Alitalia. La situazione però ancora sembra in alto mare. Il MEF è in bilico sulla scelta dei tre advisor per il rilancio della compagnia di bandiera.
Le prospettive in definitiva non sono rosee, il Coronavirus ha inferto un colpo letale per tutto il settore dei viaggi. A questo si aggiungono le difficoltà tecniche degli Stati di potere entrare nelle strutture societarie per evitare il default. Quanto basta perché grandi investitori come Warren Buffett abbiano chiuso la saracinesca alle linee aeree nella costruzione del loro portafoglio di investimenti.