L’ingegnere gestionale nell’era digitale, evento alla Federico II
Studenti, imprese, accademici: incontro all’incentro del mercato del lavoro. Ambizione legittima! È da qui che si è sviluppato l’evento dal titolo “L’evoluzione dell’ingegnere gestionale nell’era digitale”, tenutosi il 25 giugno a Piazzale Tecchio, dalle 9 alle 18, presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, per celebrare il 30ennale del corso di Laurea in Ingegneria gestionale in Italia. Una giornata organizzata dal Dipartimento di Ingegneria industriale e ideata da Giuseppe Bruno e Pierluigi Rippa, densa di spunti di riflessione e di ragionevoli interrogativi: “Com’è mutato il profilo dell’Ingegnere gestionale dal 1989 ad oggi?”, “Quali le skill richieste nel contesto della digital trasformation?”, “Come ammodernare l’offerta formativa al fine di incentivare il matching tra domanda ed offerta di abilità per il sistema delle imprese?”. Quesiti ai quali non è dato rispondere se non partendo dalle specificità della figura in esame. Un professionista attraente, un driver dalle competenze trasversali, che cavalca il tempo, crea
sistemi di supporto alle decisioni nelle aziende e sfrutta tecnologie innovative, quali i big data e l’intelligenza artificiale. Un integratore di talenti tecnico – scientifici, capace di incidere sulla realtà e di determinarne trasformazioni.
Il corso di laurea in Ingegneria gestionale, difatti, ha la ratio peculiare non già e non solo di foggiare professionalità, ma anzi di costruire metodologie di base, sviluppare la resilienza. I lavori si sono protratti per l’intera giornata. Una tavola rotonda, dedicata all’interazione tra mercato del lavoro e corso di studi, ha dato il via al dibattito del mattino. Quattro sessioni tematiche, con speech di laureati in Ingegneria gestionale che occupano posizioni di rilievo nelle più affermate aziende italiane ed internazionali, hanno animato il confronto in diversi punti della Scuola politecnica e di base. Una nuova tavola rotonda, con esponenti del mondo delle imprese e dell’accademia e un focus specifico sulla digitalizzazione, ha chiuso i lavori del pomeriggio. Nel corso dell’evento sono stati, inoltre, premiati con delle targhe gli studenti meritevoli del corso di laurea triennale in Ingegneria gestionale della logistica e della produzione.
Un rendez-vous d’idee e proposte brillanti. Oltre 500 le presenze registrate. Diversi caveat, forti più che mai: riportare in terra i talenti emigrati lavorando sull’empowerment del tessuto imprenditoriale nostrano; interconnettere catene del valore e filiere produttive scollegate, mirando all’integrazione attraverso la rivoluzione digitale; render chiare le opportunità offerte dalle imprese napoletane e del Mezzogiorno ai giovani universitari campani; affacciarsi a settori in decisa crescita, quali infrastrutture e sanità; consolidare la centralità dell’uomo nel governo dei processi tecnologici.