L’importanza del suolo in Italia
Il suolo è un tema che sembra interessare solo gli addetti ai lavori, ma in realtà riguarda ognuno di noi. Basti pensare che da un suolo sano dipende una buona produzione agricola e dunque la sussistenza dell’essere umano.
Tecnicamente il suolo è la “pelle” del pianeta, lo ricopre interamente con uno strato che varia dai 70 ai 200 centimetri, dove avvengono alcuni dei più importanti fenomeni di regolazione e trasformazione biologica dell’intero pianeta. Così come la pelle che riveste il corpo umano, il suolo protegge il pianeta dalle variazioni atmosferiche poiché regola tutte le relazioni tra interno, superficie ed esterno. Ed è anche un laboratorio dove energia e materia si mischiano, rendendo vivo tutto quello c’è sopra.
Il suolo è un prodotto antico, formatosi da processi meccanici, chimici, fisici, geologici, tettonici e biologici lenti e continui. Il suolo rappresenta “la fondamentale e insostituibile base di lancio e di atterraggio del carbonio nel pianeta”, definisce Paolo Pileri, professore in Pianificazione Ambientale al Politecnico di Milano.
Definizione di suolo in Italia
In ambito scientifico non è comune trovare una definizione unica di suolo. A seconda del contesto in cui viene utilizzata tale parola assume significati diversi. Per 25 anni in Italia la definizione legale di suolo è stata la seguente: “suolo: il territorio, il suolo, il sottosuolo, gli abitanti e le opere infrastrutturali”. Questa definizione è tratta dalla legge sulla difesa del suolo, la L.183/89, poi assorbita dal testo unico ambientale del 2006 (Dlg. 152/2006, art. 54 punto a).
Nel marzo 2014 è stata elaborata una nuova definizione di suolo, contenuta nel Dlg. 46/2014 – “Attuazione della direttiva 2010/75/UE relativa alle emissioni industriali” (art. 1, lettera h, comma v-quater). Il suolo è stato definito come “lo strato più superficiale della crosta terrestre, situato tra il substrato roccioso e la superficie. Il suolo è costituito da componenti minerali, materia organica, acqua, aria e organismi viventi. Ai soli fini dell’applicazione della Parte Terza, l’eccezione del termine comprende, oltre al suolo come precedentemente definito, anche il territorio, il sottosuolo, gli abitati e le opere infrastrutturali”.
Quest’ultima definizione appare più esaustiva includendo anche il concetto di territorio. Il rapporto tra suolo e territorio è un punto fondamentale del dibattito tant’è che alcuni ricercatori stanno, giustamente, spostando l’attenzione dal concetto di consumo di suolo, come risorsa limitata e irriproducibile, al concetto di consumo di territorio, inteso come perdita non solo della risorsa suolo ma anche della perdita di identità locale, sociale e paesaggistica (Professoressa di Geografia all’Università di Bologna Paola Bonora, 2015).
Le parole delle istituzioni interessate alla risorsa suolo
Il suolo è poco presente nel dibattito pubblico italiano. Ci sono alcune istituzioni per cui tale problema è fonte di forte preoccupazione.
“Il suolo italiano, però, non sta bene per niente”, ha detto Michele Munafò dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).
Ha rincarato la dose Giuseppe Corti, presidente della Società Italiana di Pedologia: «In molte aree di Italia si perde 1 cm di suolo all’anno; si tratta del suolo più fertile che poi va in mare dove provoca l’eutrofizzazione e l’inquinamento delle acque».
L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) è ente pubblico di ricerca, dotato di personalità giuridica di diritto pubblico, e ampia autonomia nello svolgimento dei suoi compiti. L’ISPRA è sottoposto alla vigilanza del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. La Società Italiana di Pedologia è una Società Scientifica no-profit fondata a Palermo nel 1997. Lo scopo della SIPe è quello di promuovere, sostenere e coordinare studi e ricerche nel campo della Pedologia e delle sue molte applicazioni.
Caring for soil is caring for life: Evento-opportunità per un suolo sostenibile
Per far conoscere la risorsa suolo a una platea più vasta il Ministero dell’Università e della Ricerca in collaborazione con APRE (Agenzia della Promozione della Ricerca Europea), hanno organizzato l’evento nazionale di presentazione di “Caring for soil is caring for life”. Letteralmente si traduce come prendersi cura del suolo è prendersi cura della vita.
La missione del programma quadro Horizon Europe e proposta dal Mission Board Soil Health and Food prevede:
- salute suolo e cibo,
- combattere il cancro,
- adattarsi ai cambiamenti climatici,
- proteggere oceani e favorire il green.
La finalità di questo evento è far conoscere obiettivi e sviluppi della Mission e mettere in contatto tra loro i diversi attori che si occupano di salvaguardia del suolo proponendo azioni concrete.
Obiettivo dell’evento: garantire il 75% di suoli sani
L’obiettivo è garantire che il 75% dei suoli siano sani in grado di garantire i servizi ecosistemici essenziali come la fornitura di cibo e la tutela della biodiversità. La Mission, prevede anche una transizione green di cui sia protagonista la società in tutte le sue componenti, a livello nazionale e internazionale: ricercatori, policy maker, industrie, cittadini.
“Sono un medico, per me la parola “caring” non si limita alla salute ma ha un significato più ampio, e la Mission “Caring for soil is caring for life” denota una trasversalità di temi che coinvolge attori diversi. L’obiettivo da raggiungere al 2030 è molto ambizioso, richiede trasparenza e collaborazione tra ricerca, imprese e istituzioni. Il Ministero dell’Università c’è e il Programma Nazionale per la Ricerca (PNR) supporterà lo sforzo della Mission, promuovendo le attività di ricerca e innovazione-ha continuato la mini”, queste le parole di Cristina Messa, neo-ministra dell’Università e della Ricerca.
Marco Falzetti, direttore di APRE, tutte le missioni proposte da Horizon Europe hanno rilevanza strategica, in quanto fondate su ricerca e innovazione. Ma la vera novità della mission è il cambio di prospettiva: al centro della sfida non c’è solo la comunità scientifica ma tutti i portatori di interesse, quindi la società nel suo insieme che beneficerà dei risultati che si raggiungeranno.