Export italiano: continua la crescita del Made in Italy
Dati incoraggianti per l’economia del Bel Paese arrivano dall’esportazione del Made in Italy. Secondo l’ultimo rapporto annuale di Sace (Gruppo CDP, ndr) sull’export italiano nel quadriennio 2017-2020, le esportazioni sono destinate a crescere a un tasso medio annuo del 4%, con l’obiettivo di arrivare a sfiorare quasi i 500 miliardi di euro. Situazione decisamente opposta rispetto a quella deludente del 2016: +1.2 %. Al contempo, aumenterà anche l’incidenza dell’export di beni e servizi sul Pil, che già salita dal 25,8% del 2010 al 30,4% del 2016, arriverà al 32,4% entro il 2020.
I paesi europei, il Nord America, gli Stati Uniti, la Cina, l’India e l’Indonesia contribuiranno fortemente alla crescita dell’export italiano. Mentre l’America Latina nei prossimi due anni vivrà una piccola ripresa (-6% nel 2016). In chiave futura, i settori principali che garantiranno questa rapida crescita, saranno quelli della chimica (42 miliardi di euro di export nel 2016), della meccanica strumentale (85 miliardi di euro nel 2016) e quello dei mezzi di trasporto (45,2 miliardi di euro di export nel 2016).
L’Export italiano si assesta ad un tasso medio del +4% annuo
“Nonostante gli allarmi circa le limitazioni al commercio e la persistente incertezza, le opportunità offerte dall’interscambio globale non sono affatto destinate a perdere d’attualità . Per il 2017-2020, prevediamo una crescita del nostro export a un tasso medio annuo del 4%, un netto cambio di passo rispetto alla performance del quadriennio precedente (+1,7%). Le imprese che si doteranno di una chiara strategia sulle destinazioni da privilegiare e di adeguati strumenti per valutare rischi e opportunità, potranno cogliere al meglio il potenziale che si profila all’orizzonte”. Queste le dichiarazioni di Beniamino Quintieri, Presidente di Sace.
Il Made in Italy sembra essere ancora una volta il “core business” del nostro paese, grazie alle qualità delle materie prime, alla produzione italiana (parte integrante del processo di innovazione, ndr), all’unicità, alla tradizione, alla personalizzazione e alla rarità che caratterizzano gli elementi tangibili e non, dei prodotti nostrani. Una sfida che non passa mai di moda per le aziende tricolore.