Le tax expenditures 2020 valgono 5.2 miliardi

Gli sconti sulle tax expenditures (spese fiscali) diminuiranno per le famiglie con reddito superiore ai 120 mila euro annui, mentre saranno completamente annullati per quelle che superano i 240 mila euro. Parliamo di spese veterinarie, spese per attività sportive, spese per servizi di interpretariato per soggetti sordomuti, spese sostenute per i funerali, spese per l’istruzione universitaria, per le scuole d’infanzia del primo ciclo d’istruzione e per la scuola secondaria di secondo grado. I redditi che raggiungono o che superano i 240 mila euro non prevedono bonus fiscali tranne per le spese per gli interessi dei mutui sulla prima casa e le spese sanitarie.
Il 30 dicembre 2019 è stato pubblicato il supplemento ordinario n.45 della Gazzetta Ufficiale n.304 che contiene la legge 27 dicembre 2019, n. 160 contenente il “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022”.
Il 2020 porterà con se dei cambiamenti per quanto riguarda le detrazioni fiscali del 19%, escluse le spese sostenute in farmacia, saranno riconosciute solo se la spesa avviene con bonifico bancario o postale, oppure con altri mezzi di pagamento tracciabili. Segue comma 2 dell’art. 85 “La disposizione di cui al comma 1 (tracciabilità delle detrazioni) non si applica alle detrazioni spettanti in relazione alle spese sostenute per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici, nonché alle detrazioni per prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale.” E così che si dà il via alla tax expenditures, che prevede il riordino degli sconti fiscali inserito nella Legge di Bilancio 2020, che vedrà i suoi effetti sui conti pubblici a partire dalle dichiarazioni 2021 sui redditi 2020.