La risposta di Google ad Apple è Android Q
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Non poteva non arrivare la risposta di Android al prossimo aggiornamento iOS 13 di Apple. Oggi vogliamo soffermarci sul nuovo sistema operativo che Google lancerà quasi in contemporanea con quello della casa di Cupertino. Android Q è la nuova versione del sistema operativo dell’omino verde: l’uscita ufficiale è prevista per il prossimo autunno ma nel frattempo è possibile già scaricare la beta. Le principali novità sono state presentate da Google I/O 2019 il mese scorso, in primis il 5G (la nuova tipologia di connessione mobile). Il nuovo Android Q monterà il supporto al 5G in maniera nativa e sarà quindi pronto ad accogliere la tecnologia di rete di nuova generazione su qualunque dispositivo.
Altra grossa novità sicura sarà invece Live Caption, che permetterà di effettuare una trascrizione in real time di tutto quello che verrà detto al riconoscimento labiale. Dei veri e propri sottotitoli generati automaticamente ed estremamente fedeli: la cosa più stupefacente è che potrà essere fatto ovunque, da Instagram a Facebook o YouTube.
Arriva anche su Android il tema scuro: la Dark Mode di Android Q nasce per risparmiare energia sui dispositivi montanti schermi AMOLED e OLED ma sopratutto per permettere una lettura meno “faticosa” agli occhi nelle ore notturne. Per attivarla sarà sufficiente aprire il menu delle impostazioni rapide e con un semplice tocco si passerà dalla visualizzazione chiara a quella scura. È evidente un richiamo al nuovo aggiornamento Apple iOS 13.
Attese anche le nuove gesture di navigazione all’interno del sistema operativo che con Android Q manderanno in pensione il tasto indietro (finalmente) a favore di un semplice e più immediato swipe.
Garantito anche il supporto agli schermi flessibili dei nuovi smartphone pieghevoli in arrivo, come Samsung Galaxy Fold e Huawei Mate X.
Migliorate anche le Smart Reply, che rendono le notifiche interattive permettendo di rispondere ai messaggi direttamente dal centro notifiche oltre a suggerire agli utenti quali app aprire una volta finita la digitazione. Per esempio digitando un indirizzo, il sistema suggerirà di aprirlo in Google Maps.
Gli ultimi rumors parlano anche di una nuova funzione che riprende ancora il suo concorrente, ovvero il 3D Touch. Esattamente come avviene già su iOS, attraverso una pressione prolungata sullo schermo da parte dell’utente sarà possibile attivare diverse opzioni. Per ora però si tratta solo di voci, anche perché una simile tecnologia comporta non solo cambiamenti software ma anche hardware.
La privacy e la sicurezza saranno notevolmente implementati da Google, con una nuova area completamente chiusa a qualsiasi applicazione esterna.
Migliorata anche la geolocalizzazione con nuove limitazioni per le app che tengono traccia della posizione degli utenti.
Viene introdotta anche un’importante funzione antispam per identificare più facilmente chiamate provenienti da contatti sconosciuti, andando a intrecciare i numeri di telefono direttamente ai profili presenti su social network come Facebook o Instagram. Spesso l’utente era costretto a scaricare app di terze parti per avere una simile funzione. Mentre negli attuali smartphone è possibile arrivare a utilizzare anche due finestre contemporaneamente. Alcuni rumors ipotizzano un uso fino a tre finestre nello stesso momento, permettendo l’utilizzo di tre applicazioni grazie a una funzione Multi-Resume adatta soprattutto per gli schermi pieghevoli che una volta aperti avranno molto più spazio a disposizione.
Nonostante settembre sia la fine dell’estate ci aspettiamo un autunno molto caldo viste le premesse che arrivano dall’ “omino verde” e dalla “mela morsicata”.