La Federal Reserve fa scendere il costo del denaro
La Federal Reserve americana mette in atto una mossa d’emergenza per prevenire disastri economici dovuti alla pandemia del Covid-19. Ha annunciato, attraverso un comunicato, un taglio dei tassi portandoli tra lo 0 e lo 0.25% e un programma di acquisto dei bond dal valore di 700 miliardi di dollari. Nel dettaglio il Quantitative Easing prevede l’acquisto di 500 miliardi di dollari di buoni del Tesoro e di 200 miliardi di titoli ipotecari.
La FED ha affermato di essere pronta ad utilizzare il potenziale completo dei suoi strumenti per sostenere il flusso di credito per le imprese e le famigli e per rafforzare i propri obiettivi sull’occupazione e la stabilità dei prezzi.
Il comunicato
«Gli effetti del Coronavirus peseranno sull’attività economica nel breve tempo e porranno rischi per le prospettive economiche. Il Comitato prevede di mantenere questo intervallo obiettivo fino a quando non sarà sicuro che l’economia abbia resistivo agli eventi recenti e sia sulla buona strada per raggiungere i suoi obiettivi massimi di occupazione e stabilità dei prezzi. In queste ore c’è un’azione coordinata delle banche centrali mondiali per assicurare liquidità a sostegno dell’economia minacciata dall’emergenza coronavirus».
L’entusiasmo del capo della Casa Bianca
Non è mancato l’entusiasmo del Presidente americano Donald Trump, nonostante negli ultimi mesi abbia criticato spesso la FED. L’inquilino della Casa Bianca si è congratulato con la Federal Reserve per la riduzione dei tassi d’interesse, portandoli potenzialmente a zero, e sottolineando <<Mi rende molto felice. Penso che i mercati dovrebbero essere molto felici>>.
Le Banche Centrali mondiali
È partita un’azione coordinata delle Banche Centrali mondali per garantire liquidità a favore dell’economia “attaccata” dall’emergenza Covid-19. La BCE, la Banca del Canada, la Bank of England, la Bank of Japan e la Banca Centrale svizzera hanno sottoscritto un’intesa con la Federal Reserve. L’accordo ha lo scopo di rendere più semplice il rifornimento in dollari da parte delle banche, misura adottata durante la Grande crisi del 2008. È previsto una diminuzione di 25 punti base sui contratti swap, al fine di favorire la dotazione di dollari da parte del sistema finanziario.
La situazione a Wall Street
Wall Street ha reagito in negativo alla decisione della FED e dopo la discesa dei listini europei. Il Dow Jones scende a 20.935 punti, circa il 9.7% in meno. Lo S&P perde l’8.14% arrivando a 2.490 punti, mentre il Nasdaq va giù del 6.12% arrivando a 7.392 punti. Le contrattazioni sono state temporaneamente sospese per eccesso di ribasso.