Industria 5.0: La Rivoluzione della Produzione
L’Industria 5.0 rappresenta una svolta epocale nell’evoluzione del settore manifatturiero, caratterizzata dall’integrazione sinergica tra uomini e macchine, con l’obiettivo di creare sistemi di produzione altamente flessibili, personalizzati e sostenibili. Si tratta di un concetto che va oltre le mere innovazioni tecnologiche, coinvolgendo una profonda riorganizzazione dei processi produttivi e delle dinamiche lavorative.
L’industria 5.0 è una Collaborative Industry, ossia un modello di impresa caratterizzato dalla cooperazione uomo-macchina, con l’obiettivo di dare un valore aggiunto alla produzione creando prodotti personalizzati che rispettino le esigenze dei consumatori e anche l’ambiente.
Secondo la visione dell’Unione Europea, “Industria 5.0 è in grado di apportare benefici all’industria, ai lavoratori e alla società”, si legge nel paper della Commissione “Industry 5.0: verso una industria europea sostenibile, human centric e resiliente”.
L’Industria 5.0 rivoluzionerà profondamente i modelli di organizzazione della produzione aziendale. Al centro di questo nuovo paradigma industriale troviamo tre principi fondamentali: l’approccio centrato sull’uomo, la sostenibilità e la resilienza.
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Uno dei principali timori legati alle transizioni tecnologiche nell’industria riguarda la possibile perdita di posti di lavoro. Tuttavia, secondo la visione della Commissione Europea, l’adozione corretta di soluzioni innovative può rendere i luoghi di lavoro più inclusivi, sicuri e soddisfacenti per i lavoratori. I dati Eurostat confermano che i settori con il maggior numero di incidenti sul lavoro sono quelli in cui le attività più faticose o pericolose non sono state ancora automatizzate.
Affrontare la transizione verso l’Industria 5.0, le imprese devono essere in grado di:
1. Responsabilizzare le Catene di Fornitura e l’Ecosistema Produttivo
Le imprese devono assumersi la responsabilità di garantire la trasparenza, la qualità e la tracciabilità dei prodotti e dei materiali lungo l’intera catena di fornitura. Ciò implica la necessità di collaborare attivamente con i fornitori e gli attori dell’ecosistema produttivo per implementare pratiche sostenibili e garantire il rispetto degli standard etici e ambientali.
2. Adottare un Approccio di Economia Rigenerativa e Circolare “by Design”
L’adozione di un approccio di economia rigenerativa e circolare “by design” implica la progettazione dei prodotti in modo tale da minimizzare gli impatti ambientali e sociali lungo l’intero ciclo di vita. Questo include l’uso di materiali sostenibili, il design per il riciclo e la rigenerazione, nonché la promozione di modelli di consumo responsabile e di economia circolare.
3. Aumentare l’Autosufficienza e l’Adattabilità con Soluzioni Energetiche Distribuite e Intelligenti
Per aumentare l’autosufficienza e ridurre la fragilità, le imprese devono implementare soluzioni energetiche distribuite e intelligenti. Queste soluzioni consentono di gestire in modo ottimale la domanda e l’offerta di energia, riducendo al contempo la dipendenza da fonti energetiche non rinnovabili e contribuendo alla transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.
4. Digitalizzare con Uno Scopo
La digitalizzazione deve essere guidata da uno scopo chiaro: vivere in armonia con i limiti del pianeta. Le tecnologie digitali devono essere utilizzate per ottimizzare i processi produttivi, ridurre gli sprechi, monitorare gli impatti ambientali e coinvolgere attivamente i clienti nella promozione di pratiche sostenibili.
5. Misurare Tutto Ciò Che Conta
È fondamentale adottare metriche rigenerative e un quadro normativo che valuti non solo la performance economica, ma anche quella ambientale e sociale delle imprese. Questo significa adottare indicatori che riflettano l’impatto complessivo delle attività aziendali sull’ambiente e sulla società, promuovendo la trasparenza e l’accountability.
In sintesi, affrontare la transizione verso l’Industria 5.0 richiede un impegno totale da parte delle imprese per integrare la sostenibilità in tutti gli aspetti delle loro operazioni e promuovere un modello di sviluppo economico che sia equo, inclusivo e rispettoso dell’ambiente.
Incentivi e Sostegno Governativo
Per favorire l’adozione dell’Industria 5.0, molti governi stanno attuando politiche di incentivazione e sostegno finanziario. Queste misure includono:
– Agevolazioni Fiscali: Riduzioni delle imposte per le imprese che investono in tecnologie innovative e processi produttivi avanzati.
– Fondi per la Ricerca e lo Sviluppo: Finanziamenti pubblici destinati a progetti di ricerca e sviluppo nel campo dell’Industria 5.0, con l’obiettivo di promuovere l’innovazione e la competitività delle imprese.
– Formazione e Riqualificazione Professionale: Programmi di formazione dedicati agli operatori e ai lavoratori del settore manifatturiero, finalizzati a sviluppare le competenze necessarie per operare in un ambiente caratterizzato dalla presenza di tecnologie avanzate.
LA situazione Italiana
Il Piano Transizione Industria 5.0 è destinato a tutte le imprese, indipendentemente dalla loro dimensione, comprese le micro, piccole e medie imprese (PMI). Con un investimento previsto di tredici miliardi di euro per la transizione digitale ed energetica delle imprese, il Piano mira a premiare le aziende che abbracciano la digitalizzazione e adottano pratiche sostenibili.
Un aspetto interessante è la stretta connessione con la Revisione del PNRR Italiano, che include una nuova missione denominata “Repower Ue”, dedicata agli investimenti in sostenibilità. Questo potrebbe rappresentare una svolta significativa per l’industria italiana, avviando una transizione ecologica parallela a quella digitale già avviata con l’Industria 4.0.
Il Piano Transizione Italia 5.0 offre diverse opportunità di investimento agevolato, focalizzate sull’efficienza energetica, sull’adozione di tecnologie all’avanguardia e sulla promozione della sostenibilità. Queste opzioni includono:
1. Miglioramento dell’Efficienza Energetica: Investimenti per l’acquisto di nuovi beni strumentali finalizzati a ottimizzare i processi produttivi e ridurre il consumo energetico.
2. Adozione di Tecnologie Innovative: Incentivi per l’implementazione di tecnologie avanzate come robotica, intelligenza artificiale e stampa 3D, al fine di migliorare la produttività e rimanere competitivi.
3. Promozione della Sostenibilità: Investimenti mirati alla riduzione dell’impatto ambientale attraverso l’utilizzo di energie rinnovabili e pratiche eco-friendly.
Fondi disponibili
- 3.780 milioni per investimenti finalizzati all’efficientamento energetico (Transizone 5.0)
- 1.890 milioni per agevolare autoconsumo e autoproduzione
- 630 milioni per la formazione
Agevolazione
Le agevolazioni previste sono:
Credito di imposta fino al 45% per investimenti in beni industria 4.0 che riducano in consumi a livello di stabilimento o di processo produttivo, graduato secondo il risultato ottenuto.
Credito di imposta fino al 63% per impianti da fonti rinnovabili e impianti fotovoltaici per l’autoconsumo che rientrano nel progetto di investimento.
Credito di imposta fino al 45% per la formazione del personale sui temi del decreto.
Tetto massimo degli interventi agevolabili: 50 milioni di euro
Il Piano Transizione 5.0 rappresenta un’opportunità senza precedenti per le imprese italiane di abbracciare l’innovazione digitale e la sostenibilità. Pur presentando requisiti specifici per accedere agli incentivi, offre un percorso chiaramente definito per le imprese desiderose di investire nel proprio futuro. In sintesi, questo piano promette di guidare l’Italia verso un futuro economico e industriale prospero e sostenibile per tutti.