Il “green pass”, la nuova frontiera della libera circolazione
Per molto tempo il Covid-19 è stata la gabbia invisibile di molta gente. Ha decretato la fine di molte vite, ha diviso famiglie, fatto abbassare le saracinesche di molte attività, ha fatto degli abbracci un ricordo e ha procrastinato festeggiamenti solenni, fino ad ingabbiare proprio tutti, donne, uomini, bambini e anziani. Ma ecco che dopo una prima somministrazione massiccia di vaccini che nasce il green pass.
La “certificazione verde” ha messo molti punti di domanda, eppure alcune semplici direttive, sembrano restituire in qualche maniera la libertà che ormai era andata persa.
Il pass introdotto dal decreto anti-Covid del 22 Aprile 2021, è stato successivamente modificato dal decreto del 18 maggio, il suo obiettivo principale sembrerebbe quello di permettere gli spostamenti in entrata e in uscita dalle regioni in fascia arancione e rossa. Il green pass, già a partire dal primo luglio, lascerà il posto al cosiddetto Digital Covid Certificate, documento che ridarà libertà di movimento nei posti circoscritti all’Unione Europea.
Cos’è e a cosa serve in sostanza la certificazione verde?
Concretamente il green pass testimonia o l’avvenuta vaccinazione o la guarigione da Covid-19 oppure di essersi sottoposti a tampone, ovviamente con esito negativo. Oltre agli spostamenti tra Regioni arancioni e rosse, esso dal 15 giugno servirà anche per prender parte a feste private. Non è escluso che in futuro, tale certificazione sia un lascia passare per gli eventi pubblici.
Via libera anche agli spostamenti in Italia provenienti dall’estero. Per entrare in Italia, occorrerà un tampone con esito negativo 48 ore prima della partenza. Necessari ancora i 10 giorni di quarantena se si proviene da paesi extra Ue. Discorso diverso per chi dall’Italia intende raggiungere paesi esteri, infatti, per ciò che riguarda tali spostamenti, saranno necessarie direttive e normative del paese che si intende raggiungere.
Gli spostamenti europei
Anche la libertà di movimento per tutti i paesi europei, sembra essere un fatto essenziale. Simile al green pass italiano, è stato, infatti, istituito l’Eu Digital Covid certificate. Tale documento, certificherà se un cittadino europeo è stato vaccinato oppure è risultato negativo al Covid, o è precedentemente guarito. Tale certificazione avrà un QR Code unico ed identificativo per ogni soggetto, e varrà per tutti gli stati Ue.
Le direttive provenienti da Bruxelles, inoltre, esonerano dal tampone, i bambini al di sotto dei sei anni di età.
Come si ottiene il green pass?
Ottenere la certificazione verde è molto semplice: essa è rilasciata in formato cartaceo o digitale dalla struttura sanitaria dove si è effettuata la vaccinazione. Per i guariti da Covid, essa è rilasciata dalla struttura dove si è stati ricoverati o dal medico di base, laddove non sia stato necessario una degenza ospedaliera.
Nel caso di certificazioni lampo, essa viene attestata dalla farmacia o dal laboratorio dove si è tenuto l’esame. Laddove si è stati contagiati dal coronavirus e sopraggiunta la guarigione, il green pass avrà una validità di sei mesi, mentre per il solo tampone, la certificazione varrà solo 48 ore, per poi decadere.
Per chi si è sottoposto a vaccino Astrazeneca, il green pass ha validità di quasi un anno. Per il vaccino Johnson&Johnson la validità è di 9 mesi. A metà tra i due la validità del green pass del vaccino Pfizer e Moderna.
C’è da ricordare che il rilascio della certificazione, non prevede alcun costo.
Frontiere Digital
Ben presto il certificato cartaceo lascerà posto a quello digitale. Sono già trapelate notizie, infatti, secondo le quali, metterebbero al centro della risoluzione dei fatti l’app “Immuni”. La richiesta pare potrà essere fatta proprio utilizzando l’app: gli utenti, attraverso l’applicazione potranno richiedere la certificazione verde tramite il fascicolo sanitario elettronico.
L’utente dovrà semplicemente inserire uno dei codici consegnati al momento della vaccinazione o in seguito al tampone con esito negativo, per poi digitare le ultime otto cifre della Tessera Sanitaria, ed ovviamente la sua data di scadenza. In seguito all’inserimento dei dati, l’app genererà un QR Code che potrà essere salvato sul telefono sotto forma di foto, screenshot o eventualmente procedere alla sua stampa.
Non si esclude, al momento, che la stessa procedura, in seguito, potrà essere effettuata tramite l’utilizzo di SPID su un’apposita piattaforma.