Ignazio Visco alla BBC: “c’è incertezza su come far fronte al debito pubblico”
Il presidente della Banca d’Italia Ignazio Visco è stato intervistato dalla BBC, il più celebre canale d’informazione britannico. Nel corso dell’intervista pubblicata oggi, interrogato sul debito pubblico del nostro Paese ha risposto: “il debito pubblico è salito per la bassa crescita non tanto per una dissolutezza nello spendere. Allo stesso tempo c’è ora incertezza su come affrontarlo e i mercati ci stanno facendo pagare questo con alti tassi di interessi”.
L’intervista è stata realizzata dalla BBC nell’ambito di un approfondimento sulla situazione economica italiana. In particolare è stato sottolineato come il nostro Paese abbia accumulato l’equivalente di 2 triliardi di sterline di debito pubblico, ossia il 130% del suo prodotto interno lordo annuale.
Il tutto in un contesto molto instabile, cioè quello del rapporto tra Italia e Commissione Europea (in contrasto con i programmi del governo italiano finalizzati a tassare di meno e spendere di più). Stando alla BBC, per abbassare il debito pubblico sarebbero necessarie risorse nell’ambito della tassazione e delle spese pubbliche che risulterebbero troppo impopolari per gli elettori, in particolar modo in un periodo in cui la fede nelle istituzioni europee decresce. Proprio in relazione a questa sfiducia, Ignazio Visco ha dichiarato: “ci sono tensioni, ci sono forti tensioni, e ogni nazione ha le proprie tensioni”. Ha aggiunto, però, che si ritiene sicuro che l’Italia può fare i conti con i suoi problemi in tempo.
L’intervista ha un peso importante nella definizione mediatica dell’Italia tra i paesi dell’Unione Europea. In un contesto di euroscetticismo crescente, le modalità con cui l’Italia sta provando o non provando a far fronte al debito pubblico non sono passate inosservate. La Commissione Europea ha deciso di non multare il nostro Paese per infrazione, ma ha sottolineato che continuerà a monitorarlo e a prestare attenzione all’evoluzione dei conti pubblici italiani in attesa di ricevere in autunno la Finanziaria per l’anno 2020. In relazione a tale monitoraggio Pierre Moscovici, commissario agli affari monetari, ha affermato di “sperare che il governo Conte rispetti gli impegni presi per quanto riguarda il 2020”. Nel suo approfondimento la BBC conclude sostenendo che se l’Italia non frenerà il debito pubblico, a pagare non sarà solo il nostro Paese. Il pericolo di una nuova crisi dell’euro viene proprio da qui.