I punti principali del Piano Nazionale di Riforma
Il Piano Nazionale di Riforma (PNR) indica le linee del Recovery Plan italiano per rilanciare la crescita del Paese. Si tratta di un documento contenente la strategia economica del governo post Covid-19. Il programma è firmato dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e si basa su tre linee strategiche:
la modernizzazione del Paese; la transizione ecologica; l’inclusione sociale e territoriale e la parità di genere.
Primo obiettivo dell’esecutivo è alleggerire la pressione fiscale. Poi, creare una riforma complessiva che incida anche sulle imposte indirette, non lasciandosi tentare dai condoni fiscali. Insistere nella lotta all’evasione fiscale attraverso più controlli.
Altri obiettivi sono la semplificazione, il miglioramento dei centri per l’impiego per la fase 2 del reddito di cittadinanza, il salario minimo, la revisione di Quota 100, l’assegno unico per le famiglie ed investimenti per portare in due anni nelle scuole la fibra ottica.
Cos’è il PNR?
Il Piano Nazionale di Riforma è il documento annuale che i governi presentano a Bruxelles. Il PNR traccia le linee guida essenziali del Programma di Ripresa da presentare alla Commissione Europea al fine di usufruire dei fondi europei anti-covid. I suddetti fondi arriveranno a partire dal 2021.
«Lo Strumento Europeo per la Ripresa è un’iniziativa per cui il Governo si è fortemente battuto. Esso rappresenta un grande passo in avanti per l’Europa e l’occasione per il nostro Paese per rilanciare gli investimenti e attuare riforme che ne amplifichino gli effetti all’interno di un disegno di crescita e transizione verso un’economia più sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale.
Alla costruzione di questo progetto il Governo dedicherà nei prossimi mesi tutte le energie disponibili, facendo tesoro dell’ampia consultazione con le componenti economiche, sociali e culturali del Paese svoltasi con i recenti Stati Generali», ha scritto Gualtieri nella premessa del documento.
Parola d’ordine Semplicazione
La Semplificazione è il primo passo sul quale il Governo è al lavoro. “La finalità principale sarà quella di rimuovere gli ostacoli che negli ultimi anni hanno rallentato non solo gli appalti e gli investimenti pubblici, ma anche, più in generale, la crescita dell’economia”, si evince dal documento. Le semplificazioni sono il primo passo per attuare il Piano di Rilancio.
Salario minimo
Il Governo italiano punta all’introduzione del salario minimo. L’obiettivo è quello di rendere “più dignitosa la condizione dei lavoratori con salari sotto la soglia di povertà e per aggredire i fenomeni di dumping salariale”. A tal proposito il Governo proporrà una graduale introduzione del salario minimo orario collegato alla contrattazione collettiva nazionale.
Ed ancora…
Per il rilancio dell’economia post Covid-19 si punta all’incrementazione della spesa pubblica per ricerca e istruzione, “in particolare la terziaria, in misura pari complessivamente a 0.4 punti percentuali di PIL nei prossimi tre anni, pari a circa 7 miliardi”.
Tra le altre misure, è previsto poi un voucher unico per le famiglie in base al reddito per connessioni veloci e acquisto di tablet e computer. Si tratta di 500 euro per le famiglia con un reddito ISEE fino a 20 mila euro e massimo 200 euro per quelle con reddito ISEE maggiore di 20 mila euro.