Huawei, la società cinese impegnata nello sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti relativi alle telecomunicazioni, ha triplicato i fondi destinati agli sviluppatori per mettere a punto le soluzioni software delle applicazioni per Huawei Mobile Service (HMS), passando da 1 a 3 miliardi di dollari. Huawei ha annunciato che, di questi fondi, 10 milioni di dollari verranno investiti in Italia.

“Dieci anni fa – ha affermato James Zou, presidente di Honor overseas – abbiamo scelto Google e i suoi servizi perché ci era stato fatto credere che fosse un sistema open-source. Sei mesi fa abbiamo scoperto che non è così e per questo abbiamo dovuto accelerare il ‘piano b’. Se l’avessimo anche solo immaginato dieci anni fa, adesso non ci troveremmo in questa situazione. È stata una fortuna che Google non fosse disponibile in Cina perché questo ci ha permesso di avere HMS, una base già pronta su cui lavorare”. 

La prova che dovrà affrontare ora Huawei, non è solo dover convincere gli sviluppatori a lavorare su applicazioni destinate a Huawei Mobile Service nei singoli Paesi, ma indirizzare le persone ad acquistare uno smartphone in cui saranno presenti Maps, Gmail, Google ID e Drive. Huawei ha avviato i negoziati con le banche affinché utilizzino il proprio sistema di pagamento e con le due società europee Nokia e Tom Tom per sviluppare i navigatori per l’HMS. Per l’Italia sono stati stanziati 10 milioni di dollari per avviare il mercato degli sviluppatori, completando un gruppo di partner e aziende alleate per prodotti che vanno dagli auricolari smart agli orologi, dai pc ai telefoni e ai televisori. Secondo Huawei, per ogni persona vi sono 6 apparecchi intelligenti e nel 2023 si conta di arrivare a 16. In base a ciò bisogna costruire una rete solida sia per quanto riguarda i prodotti sia dei servizi. Lo sviluppo comprenderà uno store per le applicazioni di Huawei, il browser, la piattaforma video, il cloud, la musica, la salute, l’assistente smart, il wallet per i pagamenti e i temi per la personalizzazione del dispositivo.