Green: semplificazione per gli aiuti di stato per le energie rinnovabili
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di Michele Bellame
La commissione europea prevede di semplificare le norme sugli aiuti di stato entro questo luglio, al fine di velocizzare la transizione verso le energie rinnovabili. L’Unione Europea deve aumentare i propri investimenti annuali in energia, industria e trasporti, e per questo, sono previsti 480 miliardi di risorse in più.
Ad inizio anno, la commissione europea aveva autorizzato la concessione degli aiuti di stato di circa 9 miliardi da parte dell’Italia. Questo, dopo l’accordo raggiunto due anni fa con il consiglio europeo sugli obblighi di riduzione delle emissioni di co2 per nuove auto e nuovi furgoni.
La semplificazione degli aiuti di stato è quanto emerge dalla bozza del clean industrial deal in arrivo alla fine di febbraio, di cui l’agenzia ANSA ha preso visione. In questo primo quadro, si evince come ogni stato potrà beneficiare dei relativi aiuti che siano “mirati e proporzionati”, e che siano in grado di attrarre investimenti privati.
Non solo: l’iniziativa di erogare nuovi fondi, si riferisce anche la costruzione di nuovi impianti dedicati all’energia pulita, come quella eolica, solare fotovoltaica, e idroelettrica. Con il pacchetto “Pronti per il 55%”, l’Unione Europea prevede di aumentare la quota di energie rinnovabili entro il 2030.
Nel maggio 2022 è stato presentato il piano REPowerEu, per rispondere alle difficoltà del mercato globale dell’energia, e per porre fine alla dipendenza europea dai combustibili fossili. Entro il 2050, la maggior parte dell’energia europea dovrà provenire da fonti rinnovabili.