Google monitora gli spostamenti
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Per far fronte all’ondata pandemica che sta colpendo il mondo Google ha deciso di monitorare gli spostamenti. Grazie all’utilizzo dei dati di Google maps. Il fine di questa azione è vedere quanto determinati luoghi sono ancora frequentati da persone.
Il gigante del web ha fatto sapere tramite canali informatici di monitorare i 113 paesi del mondo colpiti da coronavirus compresa l’Italia. Da sempre è chiaro che l’iscrizione a piattaforme come Google permettesse di sapere i dati personali. Ora sono a disposizione di tutti in forma anonima ovviamente.
Nel dettaglio
“Sono dati aggregati e anonimi per mostrare quanto sono affollati determinati luoghi” e “cosa è cambiato a seguito delle limitazioni”, “sono sviluppati nel rispetto della privacy” spiega in un post ufficiale lo stesso Google.
I report messi a disposizione mostrano in percentuale come gli spostamenti si sono modificati nel tempo e su diverse aree geografiche, in relazione a una serie di luoghi come “negozi e attività ricreative”, “generi alimentari e farmacie”, “parchi”, “stazioni di trasporto pubblico”, “luoghi di lavoro” e “abitazioni”.
In Italia da inizio febbraio, mese di inizio delle misure, secondo i report la mobilità è calata del 94% nei centri commerciali, cinema e teatri. I generi alimentari hanno visto un calo dell’85% congiuntamente a farmacie e grande distribuzione, mentre i parchi pubblici, luogo di molte corsette ultimamente, del 90%.
Il commento
Le informazioni vengono create dagli utenti che hanno attivato la Cronologia delle posizioni sul proprio telefonino, “un’impostazione che è disattivata per default – spiega Google – può essere disattivata in qualsiasi momento dal proprio Account Google e i dati si possono sempre eliminare dalla propria Cronologia”.
I dati sono aggiornanti in modo costanze, come riportato dal report “Report sulla mobilità delle comunità durante il COVID-19“.
Analizzando i dati regione per regione l regione che ha meglio rispettato le disposizioni governative è stata il Veneto che vede anche una drastica riduzione dei contagi negli ultimi giorni.
La regione della Serenissima ha visto un -95% nell’affluenza di alimentari, -91% ai parchi, -96% a bar e ristoranti e un +25% di residenzialità. Un’altra regione del nord invece che ha sperimentato come il Veneto per prima l’onda di contagi ovvero il Piemonte è stata tra le peggiori insieme a Basilicata e Molise.