Giornata mondiale dell’Acqua 2020

Un legame profondo quello che lega l’acqua ed il cambiamento climatico. È stato questo il tema dell’edizione 2020 della Giornata mondiale dell’Acqua, evento istituito dalle Nazioni Unite nel 1992, dove ogni anno il 22 marzo si celebra l’importanza dell’acqua e la necessità di renderla accessibile a tutti. Un progetto che mira alla sensibilizzazione sia delle istituzioni che dell’opinione pubblica, sull’importanza di ridurre gli sprechi ed assumere comportamenti volti a contrastare il cambiamento climatico. L’ultima fotografia dall’ISTAT relativa agli anni 2018/2019 parla chiaro, il 37.3% del volume dell’acqua immesso in rete va perduto, e per la prima volta dopo 20 anni si riducono i prelievi per l’uso potabile. Inoltre sono aumentati del 9% in cinque anni i consumi di acqua minerale, acquisto più diffuso ma maggiormente inquinante, che aumenta un business fortemente deregolamentato.
Progetto sostenibile
Le Nazioni Unite hanno dedicato all’acqua l’obiettivo 6 di Sviluppo Sostenibile, per garantire entro il 2030, la gestione delle risorse idriche per tutti gli abitanti della terra. Inoltre l’Agenda 2030 dell’Onu dichiara che le strutture igienico sanitarie saranno pulite e sicure e l’accesso dell’acqua potabile sarà un diritto di tutti. Fortuna che purtroppo ancora oggi manca in molti paesi, infatti sono oltre 2 miliardi di persone nel mondo che vivono private dell’accesso di acqua potabile.
Il grido d’allarme di Amref
Siamo nel pieno dell’emergenza da Covid-19, dove in tutto il mondo si contano 300 mila contagi con oltre 13 mila decessi, oltre 4.476 vittime solo in Italia. Ed in questo momento così critico, che si teme per il continente africano dove i risvolti potrebbero essere drammatici. Infatti Amref Health Africa-Italia, organizzazione non governativa più grande, che si occupa di salute in Africa, dove opera dal 1957, ha prodotto in collaborazione con DocLab un cortometraggio intitolato “Qualcosa si è rotto” proprio dedicato all’acqua.
Fiorella Mannoia a sostegno del progetto
“Africa dei cieli immensi” questa è la frase d’esordio del trailer, lanciata anche la presentazione della campagna “dove c’è acqua la vita scorre“. Una campagna incentrata sulla salute ed igiene, sui cambiamenti climatici e water scrubbing, cioè accaparramento di acqua. Il corto verrà presentato nelle prossime settimane, dove racconta il rapporto tra le donne africane e l’acqua, e con loro un’altra donna, Fiorella Mannoia, testimonial Hamref.
<<Il continente nero non può fare prevenzione, non può garantire la salute di 1 miliardo di persone>>. Ha lanciato un appello la cantante.
Lì dove le vaste estese di zone rurali e le affollate baraccopoli delle metropoli africane, dove donne uomini e bambini sono condannati ogni giorno ad una sopravvivenza disumana. Dove la vita è appesa ad un filo, e la ricerca estenuante di acqua durata ore ed ore di cammino, alla fine deve fare i conti con virus è batteri da fonti non protette.
I dati critici
L’accesso ai servizi idrici sicuri in Africa Sub-sahariana é del 24% della popolazione, contro il 71% del tasso mondiale. Tra le maggiori cause di morte in Africa c’è la diarrea, causata dallo scarso accesso di acqua pulita e scarsa igiene. Ma ancor di più, a scatenare l’alto tasso di mortalità sono le infezioni del tratto respiratorio inferiore, che colpiscono le vie aeree e i polmoni, causate da virus e batteri che scaturiscono bronchiti e polmonite. La FAO individua i paesi Subsahariani tra quelli che soffriranno pesantemente i cambiamenti climatici, tra riduzione di produttività agricola oltre a quella idrica. Nel solo 2019 nell’intero continente africano, oltre ai suoi 7.6 milioni di sfollati in fuga dai conflitti si sono aggiunti anche 2.6 milioni di profughi del clima. Le situazioni più critiche si sono verificate, in Etiopia, Somalia, Sudan e Sud Sudan.
Le parole del direttore di Amref
<<Il cortometraggio “Qualcosa si è rotto” ricorda quell’equilibrio “rotto”, di continui periodi di siccità e forti inondazioni, conseguenze di un preoccupante cambiamento climatico. Più di un miliardo di persone è in lotta per una goccia d’acqua tra guerre e carestie, adesso si aggiunge anche la pandemia, dove i casi di Covid-19 sono circa 800, in procinto di espandersi in molti stati africani. Li dove i sistemi sanitari sono fragilissimi ed i centri di rianimazione si contano sulle dita di una mano. Per contenere la diffusione ed il numero di vittime, serve l’acqua per assicurare una giusta igiene, dove restare sani è fondamentale>>. Ha commentato il direttore Amref Guglielmo Micucci.
Proprio per questo Amref consegnerà le firme attraverso una petizione all’Onu e al Ministero dall’ambiente e della tutela del territorio e del mare, per garantire acqua sicura a tutti.
Coronavirus stop ai distacchi di acqua per tutti
In questo periodo dove l’acqua è fondamentale per salvaguardarsi dal contagio, diversi sono gli Enti hanno deciso di inviare una richiesta ai gestori dell’acqua con un messaggio forte.
“Non staccate l’acqua a chi in questo momento non ha possibilità di pagare“.
La richiesta è stata accolta dalle 4 multiutility quotate in borsa, dove si sono uniti altri gestori provinciali. Inoltre ARERA ha deliberato il blocco fino al 3 aprile, ma la richiesta va avanti. In quanto si lavora, affinché il governo approvi nel prossimo decreto il blocco dei distacchi, da ora fino a quando non terminerà l’emergenza da Covid-19. Inoltre, si impone ai gestori di provvedere nell’immediato riallaccio delle utenze già distaccate.
Quanta acqua consumano gli italiani?
Il problema dell’acqua riguarda anche l’Italia, secondo il World Resources Institute, entro il 2040 lo stress idrico dell’Italia rientrerà nella fascia critica “alta” la quarta su 5. In media una famiglia consuma più di 100 litri di acqua al giorno, dove in realtà il consumo di uso civile nel nostro paese e’ di 220 litri pro capite ogni giorno. Altra ricerca in merito è quella presentata da Finish con IPSOS, che rivela che solo due italiani su dieci comprendono il problema della scarsità idrica. A tal proposito Finish realizza il progetto “Acqua nelle nostre mani” con una visione globale di Reckitt Benckiser, leader mondiale dei beni di consumo, nel settore della salute ed igiene oltre alla pulizia della casa, ed in linea con i “Sustainable Development Goals” delle Nazioni Unite, allo scopo di ridurre l’impatto ambientale e creare un mondo pulito.
Finish in collaborazione con Food Institute ed il Fondo Ambiente Italiano ha dato vita ad un progetto, per creare consapevolezza tra gli italiani nei confronti dell’acqua, attraverso il campo agricolo, artistico e paesaggistico, volti a tutelare le eccellenze italiane. Il primo progetto riguarda Pollica, nel Salernitano, patria della dieta mediterranea, dove per ogni confezione di pomodori venduti, saranno donati 38 litri di acqua, il secondo progetto di Finiah, si allinea con il traguardo Fai, e cioè ridurre del 20% in 10 anni i consumi di acqua internamente censite tra i suoi beni. Per contribuire a questo obiettivo Finish supporta il Fondo Ambiente Italiano nel progetto di efficientamento idrico del Complesso Abbaziale di S. Maria Versate, tra Squinzano e Casalabate in provincia di Lecce.
Siccità in Italia
Molti italiani non hanno ancora la percezione di siccità, ma semmai decidiamo di fare una ricerca al “Manuale Siccità” che è stato presentato nella Giornata Mondiale dell’Acqua da Utilitalia, la federazione delle imprese idriche ambientali ed energetiche, ci renderemo conto di dati molto critici. L’Italia si conferma tra i 28 Paesi dell’Unione Europea con il maggior prelievo di acqua potabile, circa il 34.2 miliardi di metri cubi ed il 9.4 per uso civile. Inoltre l’inizio del nuovo anno ha segnato il 75% di precipitazioni in meno, rispetto a quello precedente, registrando una temperatura superiore di 1.65 gradi rispetto alla media storica.
Le temperature superiori alla media, come l’assenza di piogge e rare nevicate hanno prosciugato gli invasi storici. Ad esempio il febbraio che ci siamo lasciati alle spalle è stato il più caldo di sempre, con un aumento di 2.76 gradi. Tra le regioni più colpite troviamo la Basilicata con 153 milioni di metri cubi di acqua trattenuta, e la Puglia con riserve più dimezzate rispetto ad un anno fa. La Calabria presenta una riserva idrica inferiore del 40%, la Sicilia con 83 milioni di metri in meno rispetto al 2019. Anche il Nord riscontra le stesse problematiche, ad esempio in Lombardia il livello del lago di Como ed Ideo è sotto la media stagionale.
Impianti non efficienti
Oltre a tutte le problematiche che abbiamo poc’anzi elencato c’è anche un altra questione da risolvere, ed è quella legata alla manutenzione degli impianti, si nota un Italia divisa in due, dove troviamo gli impianti del Nord più efficienti di quelli del Sud. Secondo un attento studio del Laboratorio Ref, il divario tra le “due Italie” sarebbero le reali perdite nella rete. In media troviamo il 51.3% della macro-area geografica del Sud ed isole, ma inoltre c’e anche la rete fognaria tre le maggiori cause. Su di un totale di 1.122 agglomerati di reti di fognature, dove evidentemente le acque non vengono depurare abbastanza, dove 761 (il 67.8%) si trovano nel Mezzogiorno. Le regioni con la situazione più critica sono, Sicilia, 263 agglomerati, e Calabria 190 agglomerati.
I comportamenti per risparmiare acqua
Di seguito troviamo alcuni consigli ed esempi su come risparmiare acqua.
- Scegliere di fare la doccia invece di un bagno in vasca, dove quest’ultimo implica un consumo di 4 volte maggiore rispetto ad una doccia, ovviamente prestando sempre attenzione al tempo impiegato, dove in genere si consumano dai 6 ai 10 litri di acqua al minuto.
- Decidere di chiudere il rubinetto mentre ci si lavano i denti o si fa’ la barba, dove in pratica si consumano più di 30 litri di acqua per lavare i denti e 20 per radersi.
- Riutilizzare l’acqua del deumidificatore o del condizionatore per usare il ferro da stiro.
- Sostituire gli elettrodomestici come lavatrici o lavastoviglie, con modelli di ultima generazione.
- Effettuare lavaggi di lavatrice e lavastoviglie a pieno carico in cui si riesce a risparmiare, fino a 60 litri di acqua per ogni lavaggio.
- Cambiare rubinetti vecchi una manutenzione periodica.
Una lotta per cambiare il clima
Nel 2019 già c’è stata una grande risposta, in merito alle battaglie contro il cambiamento climatico. La giovane attivista Greta Thunberg ha spinto migliaia di persone da tutto il mondo di unirsi nelle piazze, per chiedere interventi mirati, nel trovare le soluzioni concrete a sostegno della causa. Siamo tutti chiamati alla lotta per salvare l’ambiente, facendo ognuno la nostra parte, modificando le nostre abitudini, affinché in futuro cambino i risultati.