Flat Tax, un bene o un male?

di Sandra Nunzia Castellano
La tornata elettorale del 4 marzo 2018 è stata determinate per il dibattito economico perché ha nuovamente innescato il tira e molla politico sull’opportunità dell’introduzione della Flat Tax in Italia. Cerchiamo, dunque, di capirne di più.
Cos’è la Flat Tax?
La Flat Tax, in italiano tassa piatta, è un modello fiscale che si applica attraverso l’introduzione di un’aliquota bassa e unica per tutti, indipendentemente dal livello di reddito personale dei contribuenti, capace di ridurre drasticamente l’evasione e di incrementare notevolmente le entrate dello Stato. In Italia, se introdotta a pieno regime, porterebbe ad avere un’imposta unica sui redditi intorno al 15-20%. Questa percentuale, sostengono alcuni leader politici nostrani, consentirebbe all’Italia di ripararsi dal rischio di scarsa liquidità. Inoltre, aumenterebbe la crescita perché stimola i consumi.
Come funziona?
Il sistema fiscale della Flat Tax si erge su un meccanismo proporzionale non progressivo a cui si applica una sola aliquota, al netto delle detrazioni o deduzioni, per cui maggiore è il reddito e maggiore sarà l’imposta, ma l’aliquota da applicare al reddito delle famiglie o a quello dell’imprese è sempre la stessa.
E’ prevista, inoltre, una no tax area i cui dispensati dal pagare l’imposta unica sono i cittadini il cui reddito è inferiore ad una certa soglia.
Un esempio: in Italia il criterio impositivo delle imposte sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) si basa su un sistema di aliquote crescenti su scaglioni di reddito (es: da 0 a 15.000 euro – da 15.001 a 28.000 euro e così via). Per questo il nostro è un sistema progressivo: più alto è il reddito più imposte si pagano. La Flat Tax non prevede i suddetti scaglioni di reddito. La misura percentuale da applicare è uguale per tutti i redditi, ad eccezione dei pensionati e dei dipendenti con reddito annuale pari o inferiore a 13.00 euro, esonerati completamente dal pagamento delle imposte. Insomma, al di sotto dei 13.000 nulla è dovuto dai contribuenti, sopra questa soglia, l’imposta viene applicata solo alla parte che eccede il tetto dei 13.000 euro.
Nel mondo
La Flat Tax è in vigore in molti paesi, tra qu ii paesi Baltici, la Russia, l’Ucraina, la Georgia, la Serbia e la Romania.
Gli effetti che questa tassa può produrre si differenziano, ovviamente, da paese a paese e sono subordinati alle caratteristiche condizioni di ciascuna nazione.
Anche se nei paesi Baltici la Flat Tax ha portato effetti positivi, ci sono paesi come la Repubblica Ceca e la Slovacchia che, pochi anni dopo averla introdotta, l’hanno eliminata a causa delle ripercussioni negative che il sistema fiscale adottato aveva prodotto.
Pro e Contro
I Pro. Indubbiamente tutti i cittadini sarebbero più incentivati a pagare le tasse, più basse rispetto ad ora; le aziende sarebbero stimolate ad investire per creare lavoro e ricchezza; i contribuenti potrebbero fare in maniera autonoma la propria dichiarazione dei redditi in quanto semplificata; riduzione dell’evasione ed elusione fiscale.
I contro. Tra gli svantaggi si deve considerare il minor gettito fiscale da parte dello Stato che potrebbe tradursi in una riduzione della spesa pubblica, ed anche la costruzione di un sistema fiscale che favorirebbe i cittadini più ricchi a svantaggio di quelli più poveri.