Ferrovia Napoli-Bari, via libera al nuovo tunnel
Nel 2026, per la tratta Napoli-Bari, basteranno due ore. È stato, infatti, approvato il progetto definitivo dei 25 chilometri più impegnativi, ovvero quelli tra la stazione Hirpinia e Orsara. L’appalto ha un valore di ben 1.5 miliardi di euro sui 6.2 dell’intero progetto. Il progetto definitivo è stato approvato dal Commissario straordinario di Governo, direttore generale di Rfi (Gruppo Fs Italiane) Maurizio Gentile.
Previsto, quindi, un finanziamento di 1.5 miliardi di euro, nell’aggiornamento 2018-2019 del contratto di Programma 2017-2021. Il tratto definitivo, permetterà di collegare il territorio campano con quello pugliese, con ovvi benefici sulle tempistiche di trasporto. L’appalto del secondo e terzo lotto della tratta Frasso Telesino-Vitulano (tratta Telese-San Lorenzo e San Lorenzo-Vitulano) è stato definito il 5 giugno 2020. Mentre proseguono regolarmente i lavori per i lotti Napoli-Cancello e Cancello-Frasso Telesino.
Una delle questioni più importanti, è senz’altro quella che riguarda le tempistiche. La realizzazione finale del progetto, cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale, dipenderà infatti dalla velocità con il quale esso sarà messo in opera.
Problematiche di tratta
Non mancano, ovviamente, le problematiche. Per il progetto ferroviario che rivoluzionerà la tratta Napoli-Bari, ci sono diversi ostacoli all’orizzonte, primo fra tutti il problema geotecnico. Saranno, infatti, necessarie accurate indagini sullo stato delle montagne, per scongiurare eventuali frane ed e imprevisti durante gli scavi. Di fatto, le problematiche potrebbero aumentare i costi e i ritardi. Un tunnel così lungo si era visto solo nel caso del Brennero, il cui progetto è affidato ad una commissione mista (italo-austriaca). L’alta velocità prevista per la nuova tratta Napoli-Bari, presuppone un adeguato distanziamento fra i treni, per evitare incidenti di percorso, o danni collaterali, nel caso in cui uno dei due dovesse subire un qualunque incidente.
Un progetto nato nel 2004
Era il lontano 2004, quando, la Regione Campania e Puglia, hanno inserito il progetto nelle rispettive programmazioni annuali. Bisognerà aspettare solo il 2006 per la firma del protocollo con le Ferrovie dello Stato. La risposta positiva da parte dei comuni e dei cittadini, spinge le due regioni ad aprire una vertenza ad Acerra e poi a Maddaloni. L’accelerazione definitiva avverrà quando nel 2012 Fabrizio Barca, ministro del Mezzogiorno, sigla un contratto istituzionale
Alcun commento da parte dei cittadini campani e pugliesi, i quali accettano il progetto con grande entusiasmo. La realizzazione, infatti, consentirà alle aree interne delle due regioni di arginare il loro isolamento territoriale. Essa, darà sostegno socio economico alle due aree italiane che da sole rappresentano oltre il 40% della produzione meridionale.
Nulla di più certo quindi, nel 2026, basteranno solo due ore per passare dalle pendici del Vesuvio alla Basilica di San Nicola.