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Il Ministro della difesa: “Incontri segreti in magistratura per ribaltare il Governo Meloni”. Opposizioni: “Porti le prove in procura”

Aria tesa tra governo e magistrati dopo la recente intervista del Corriere della Sera al ministro Guido Crosetto, dove l’esponente politico ha affermato che il governo può essere messo a rischio solo dall’opposizione giudiziaria e di essere venuto a conoscenza di incontri della magistratura nei quali si cerca un metodo per fermare la deriva antidemocratica del governo Meloni.

Fake news da una voce autorevolissima che fa male a tutti noi e che sfigura l’immagine delle istituzioni secondo il presidente dell’ANM, Associazione Nazionale Magistrati, Giuseppe Santalucia. Crosetto è stato quindi accusato di delegittimare le istituzioni repubblicane dal segretario di Area Ciccio Zaccaro, mentre Stefano Musolino, segretario di Magistratura Democratica, riassume l’atto in un monito ai magistrati di contribuire al raggiungimento degli obiettivi del PNRR.

Ma se tra la magistratura sono comparse le scintille in politica sono scoppiate le fiamme. Esclusa Italia Viva, le opposizioni invitano il ministro a riferire in parlamento quanto affermato o di portare i fatti in procura se ne ha le prove. Una minaccia velata secondo Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del PD. Carlo Calenda, leader di Azione, spiega che questi complotti carbonari non possono essere riferiti da un ministro senza essere denunciati, perché un esponente politico non può permettersi chiacchiere da bar.

Il ministro della difesa risponde agli attacchi riferendo di aver agito in buona fede, non volendo attaccare la magistratura, ma ricercando la verità con l’obiettivo di difendere le istituzioni.

La maggioranza quasi non si esprime, ad esclusione di Forza Italia ed Udc che sfruttano la situazione per chiedere che la riforma della giustizia venga considerata come una priorità da sbrigare il prima possibile.