Eye-tracking: motore del NeuroMarketing
Quanto valgono gli occhi nella percezione del Marketing? Sono gli organi fondamentali di senso ancor più dell’udito che è posizionato al secondo posto. Gli occhi generano attenzione e curiosità, due elementi di principale importanza per percepire gli stimoli del NeuroMarketing commerciale. Gli esperti di NeuroMarketing non hanno dubbi bisogna creare l’effetto Eye-tracking per ottenere il successo di un brand.
La vista è il senso su cui ci basiamo maggiormente per orientarci nella nostra vita. Grazie all’eye-tracking, tecnica di misurazione dei movimenti oculari, che studia gli elementi che catturano lo sguardo dei potenziali consumatori. Il risultato dell’eye-tracking dipende dall’eye-tracker, dispositivo piuttosto semplice costituito da occhialini portatili, dotati di infrarossi e telecamera, che registrano la proiezione dello sguardo umano. Grazie agli occhialini eye-tracker si valuta l’efficacia di video, packaging, ads, siti web e spot pubblicitari.
Fattori che lavorano sinergicamente
Per una corretta funzione dell’eye-tracker bisogna osservare il movimento oculare seguendo due tipologie di fattori:
- fattori “bottom-up” elementi cardine che catturano il nostro cervello perché salienti come il colore, la forma, la dimensione, la luminosità che rendono un prodotto su uno scaffale sia fisico sia online più accattivante ed interessante;
- fattori “top-down”, elementi che includono memoria, coinvolgimento, attitudini, emozioni, obiettivi. Questi elementi sono generati dalla riconoscibilità di una marca (brand awareness) e dall’insieme delle aspettative del consumatore (consumer expectations).
Instintive attitude of the consumer
Come si evince dal titolo l’analisi del eye-tracking corrisponde alla parte istintiva ed emotiva del consumatore, quella parte inconscia che dura un paio di secondi. L’eye-tracker corrisonde alla famosa espressione “l’occhio osserva, il cervello seleziona le informazioni”. Ciò significa che con questo metodo si valuta l’attenzione del consumatore da un prodotto ad un altro, ma non ciò che induce il vero acquisto, perché la razionalità seleziona le informazioni percepite dall’eye-tracking.
Comunicazione dinamica
Grazie al valido utilizzo dell’Eye-tracking nel NeuroMarketing è possibile migliorare l’efficacia di una comunicazione, rendendola maggiormente dinamica e fruibile.
È necessario analizzare due tipologie di rappresentazioni visive:
- rappresentazioni statiche o heat map: i colori adoperati per rappresentare diversi prodotti a seconda del business sector di appartenenza;
- rappresentazioni dinamiche: secondo gli elementi utili (introduzione, dinamicità, senso scenico, significato) negli spot pubblicitari che sono maggiormente adoperati per il product placament.
Tra le aziende private attive nell’eye-tracking, oltre alla famosa società Tobii (società svedese che sviluppa e vende prodotti per il controllo e il monitoraggio oculare) con orgoglio vi è la società italiana SR Labs che dal 2001 mira a sviluppare sistemi elettronici multimodali ad alta accessibilità, basati su tecnologia eye-tracking.