Stangata all’evasione fiscale, nel 2017 recuperati oltre 20 mld di euro
Un 2017 da record per le casse dello Stato: l’attività di recupero dell’evasione fiscale è stata di 20.1 mld di euro (+ 5.8 rispetto all’anno precedente). Lo ha dichiarato il direttore generale dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini. Di rilevante importanza è stata la collaborazione volontaria di cittadini e imprese. Le lettere inviate dall’Agenzia delle Entrate, hanno portato a un salto del 160% per quanto riguarda gli incassi, arrivando a 1,3 miliardi. Ma il vero successo è stato la definizione agevolata, che ha registrato un gettito di 6,5 miliardi di euro. Ad aderirvi sono stati 1,5 milioni di italiani, per un totale di 6,3 milioni di cartelle e avvisi rottamati. Inoltre, i dati favorevoli per il fisco italiano arrivano anche dai moduli 730 precompilati online (+ 71% rispetto al 2015) e dalle 27 mln di visite relative al cassetto fiscale (+17% rispetto al 2016). Segnali importanti che testimoniano un approccio più “morbido” da parte dell’amministrazione fiscale.
In occasione della giornata della presentazione dei dati, si è espresso anche il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni: “Bisogna impegnarsi per ridurre ulteriormente la pressione fiscale a partire dalle tasse sul lavoro. Ma le condizioni del ciclo economico ci chiedono di fare di più, soprattutto per giovani, donne, Mezzogiorno, dove lavoro e investimenti fanno più fatica”.
L’evasione fiscale è un “fenomeno” che in Italia va avanti da anni e prossimi alle elezioni del 4 marzo è divenuta una vera e propria “leva” da campagna elettorale: dalla Flat tax alla riforma del fisco, passando per l’abolizione dell’IRPEF e dell’IRAP . La vera sfida però, resta quella di mantenere le promesse…