Eni Pioniera dell’Agricoltura 4.0 Sostenibile nel Sud Italia: sintesi innovativa tra tecnologia e natura
Premiate due iniziative con “Eni Joule South Up!”
(Di Attilio Manzo) Nel meraviglioso scenario del Sud Italia, un’interessante collaborazione sta prendendo forma tra start-up dinamiche, piccole e medie imprese e aziende agricole della regione lucana, sotto la guida di Eni. L’obiettivo è promuovere un’agricoltura green 4.0 che sia ecocompatibile e sostenibile, ponendo al centro la crescita socio-economica della regione. Un’iniziativa rappresenta un esempio di sinergia tra attori diversi, tra cui istituzioni, centri di ricerca e università, che lavorano congiuntamente per creare, sperimentare e mettere in campo soluzioni all’avanguardia.
Fulcro dell’innovazione sono due aziende: “Smartisland,” con sede in Sicilia, che ha sviluppato un robot modulare chiamato “Daiki,” e “La Fonte Antica,” situata a Spinoso, in Val d’Agri, Basilicata. Questa modalità di accelerazione imprenditoriale si basa sull’idea della co-innovazione, in cui le start-up collaborano strettamente con le aziende agricole fin dalle prime fasi del processo.
Queste iniziative sono state premiate nella prima edizione di “Eni Joule South Up!” con un premio di 30.000 euro, che sarà investito nella continua sperimentazione del monitoraggio dell’umidità del terreno, del fabbisogno idrico e chimico delle piante, della resa agricola, dello stato di fertirrigazione e dei livelli di concimazione. La meta finale è posta sulla realizzazione di un notevole risparmio idrico, ridurre i costi e migliorare l’efficienza e la qualità delle produzioni agricole.
Come riportato su “Il Sole 24 Ore”, Antonio Racioppi, giovane imprenditore agricolo di 27 anni, evidenzia che l’innovazione in agricoltura non si limita ai nuovi mezzi meccanici ma trova espressione soprattutto nei sensori ad alta tecnologia, che consentono di mappare e controllare terreno e colture. Questi progressi tecnologici sono fondamentali per incrementare l’efficienza e sostenibilità nell’agricoltura.
Lo scopo di Eni è quello di creare un ecosistema coinvolgente che riunisca diversi attori del territorio, compresi imprenditori di diverse generazioni e provenienze culturali, allo scopo di generare impatto e innovazione nel settore agricolo. Questo progetto si inserisce in un contesto più ampio in Basilicata, dove Eni sta facendo notevoli investimenti in agritech e agro-energia per il recupero e la valorizzazione dei terreni situati nei pressi del Centro Olio Val d’Agri, con l’Energy Valley come polo tecnologico e agro-ambientale. Eni ha destinato consistenti risorse a progetti di agricoltura sostenibile e ha in programma ulteriori investimenti per il 2022 e oltre.
Le aree agricole riqualificate coprono oltre 36 ettari e includono coltivazioni sperimentali e infrastrutture tecnologicamente avanzate nell’ambito dell’agritech e del smart farming. Migliaia di piante, con diverse varietà colturali, sono state piantate, e sono previsti impianti per la produzione di colture energetiche, biocarburanti e prodotti della chimica verde. Inoltre, sono state adottate tecnologie innovative per la gestione dell’agricoltura di precisione. Un considerevole numero di risorse è stato formato nell’ambito dell’agricoltura 4.0 e sostenibile, contribuendo a promuovere una crescita economica e ambientalmente responsabile nella regione.