Elon Musk è l’uomo più ricco del 2020
Di quali strategie di successo ha fatto uso?
La classifica dei paperoni mondiali Bloomberg Billionaire’s Index ha annunciato che il più ricco del 2020 è l’imprenditore sudafricano Elon Musk. Il fondatore di Tesla vanta un patrimonio netto di oltre 185 miliardi di dollari. Quota che scippa il primato dal 2017 al CEO di Amazon Bezos, fermo a 184 miliardi di dollari.
La crescita del patrimonio di Musk è la più poderosa mai registrata tra gli uomini più ricchi del pianeta. Basti pensare che l’imprenditore con cittadinanza canadese, ha iniziato l’anno con un patrimonio di 27 miliardi di dollari, cifra che lo collocava tra i gradini più bassi dei 50 più facoltosi
Il boom è stato una conseguenza delle azioni di Tesla che hanno avuto un incremento nella borsa americana di Wall Street dove è registrata di oltre il 700%.
Breve storia di Tesla
La società prende il nome dal fisico e inventore statunitense, ma di origine serba, Nikola Tesla. Viene fondata nel 2003 da un gruppo di ingegneri della Silicon Valley, con l’intento di dimostrare che le auto elettriche sono migliori di quelle a benzina. I due imprenditori investono i loro risparmi per fondare la società, ma trovano quasi subito un alleato importante in Elon Musk. Quest’ultimo, viene definito dalla stampa come il nuovo Steve Jobs, sarà la figura cardine dell’evoluzione dell’azienda americana. Musk, oltre ad accumulare ricchezza, è famoso per essere l’imprenditore che ha stravolto tre settori chiave dell’economia, quello automobilistico con Tesla Motors, quello dell’astronautica con SpaceX e quello dell’energia rinnovabile con Solar City.
Elon Musk, diventa primo azionista investendo ben 7 milioni di dollari, dopo lunghe trattative con i due soci. Musk è nominato Presidente e tre anni dopo, nel 2006, lancia il primo super prodotto di altissima qualità. La Tesla Roadster, prima auto elettrica di lusso con un prezzo di partenza di 100 mila dollari. Nel 2008 la super car elettrica debutta sul mercato e vende 2500 modelli in 31 paesi e, in concomitanza con il quinto anniversario dell’azienda, Elon Musk è nominato CEO.
Il 2013 è un anno economicamente tanto difficile per l’azienda da spingere addirittura Musk a pensare di vendere l’azienda a Google. Nel 2017 Tesla supera per la prima volta Ford e General Motors in capitalizzazione azionaria ed è l’azienda automobilistica statunitense con maggior valore. Nel 2019 viene presentato il sesto modello di Tesla, il Cybertruck.
Analisi Swot di TESLA
Mediante l’analisi S.W.O.T. possiamo osservare i punti di forza (Strengths), i punti di debolezza (Weaknesses), le opportunità (Opportunities) e le minacce (Threats) dell’impresa sul mercato. I punti di forza rilevanti sono innanzitutto una posizione unica sul mercato che ha assunto Tesla.
Essa, infatti, oggi non è soltanto una casa produttrice di automobili elettriche, ma sta lentamente modificando il modo di guidare. I suoi prodotti non sono catalogabili né tra le utilitarie elettriche a basso costo, né nel mercato delle auto di lusso alimentate con combustibile fossile. Il concetto di novità inculcato nei possibili clienti ha spinto le vendite dei prodotti.
Un punto debole sono gli investimenti ingenti che la società è costretta a fare. L’enorme crescita sul mercato, è stata accompagnata da enormi investimenti. Sia per far fronte alla domanda in crescita, sia per mantenere la posizione raggiunta dal punto di vista tecnologico-innovativo. Tali investimenti hanno fatto sì che l’impresa registrasse bilanci in perdita nei primi periodi, costringendola ad indebitarsi e a emettere nuove azioni.
Nelle Opportunities e Threats vanno inseriti rispettivamente le opportunità che il mercato offre e che possono essere potenzialmente vantaggiose per l’impresa e i possibili impedimenti e le sfide che il management potrebbe dover affrontare. Le opportunità sono rappresentate dai nuovi modelli Tesla la preoccupazione maggiore resta quella di procurarsi il capitale per progetti ambiziosi.
Strategia di mercato e partnership strategiche: due elementi essenziali
Tesla si è rivolta ai cosiddetti innovators e early adopters con un intento ben preciso. Essendo essi pionieri dell’innovazione e coloro che adottano le nuove tecnologie prima dell’introduzione delle stesse nel mercato di massa, dotati di spirito critico e di effettive conoscenze in ambito tecnologico, avrebbero potuto fornire importanti riscontri all’impresa sui vari aspetti. Un ulteriore aspetto che bisogna sottolineare è quello relativo al fatto che inizialmente Tesla si sia rivolta ad una fascia di reddito medio-alta con le sue proposte, soprattutto in termini di prezzo. Sono stati obbligati ad attuare una strategia di questo tipo per poter intraprendere la produzione e potersi espandere in maniera notevole.
In un settore complesso come quello delle auto elettriche, la conoscenza è indispensabile per creare una mentalità d’impresa orientata all’innovazione. I professionisti hanno lavorato in imprese molto prestigiose e importanti non solo del settore automobilistico.
Altri provengono da settori quali informatica, ingegneria, design, comunicazione, marketing, gestione delle vendite e dei processi produttivi. La quasi totalità di essi sono laureati.
La gestione della conoscenza (sia conoscenze esplicite che conoscenze tacite) assume un ruolo di primaria importanza in un’impresa innovativa come la Tesla Motors Inc. In quest’ottica il Knowledge Management diventa un cardine fondamentale della strategia aziendale.
L’open innovation
L’open innovation è uno dei concetti chiave che consente all’impresa di creare valore e di ottenere un vantaggio competitivo. Tesla ciò lo sa bene e la creazione di partnership specifiche e strategiche rema proprio in questa direzione.
Infatti Tesla Motors collabora con diverse aziende tra le quali possiamo trovare: Apriso, fornitore di soluzioni per la gestione dei processi produttivi che gestisce i processi di assemblaggio e la produzione delle batterie agli ioni di litio), e Dassault Systèmes, azienda leader a livello nelle tecnologie per il Product Lifecycle Management (PLM). Quest’ultimo accordo ha consentito all’azienda di dotarsi di una piattaforma che permette di coinvolgere diverse community di progettisti nella definizione del ciclo di vita del prodotto, utilizzando un ambiente di lavoro cloud (informatico).
Queste collaborazioni hanno un grande vantaggio. Possono generare illimitatamente nuove conoscenze e competenze migliorando quelle esistenti per pervenire alla riduzione dei costi di produzione delle nuove tecnologie. Fornire un prodotto sicuramente più performante e qualitativo e favorire l’introduzione di queste nuove tecnologie nel mercato.
Anche solo visitando il sito web ufficiale della casa automobilistica, si può percepire l’approccio che Tesla ha coi suoi clienti. Vi è la sezione denominata “Storie di clienti” in cui i possessori della vettura, persone comuni e non addetti ai lavori, mediante dei brevi video raccontano il motivo della scelta proprio di un’automobile, come la utilizzano e come si trovano con essa. Sicuramente è una strategia innovativa con lo scopo di consentire al cliente di sentirsi parte di un qualcosa di grande, di una comunità.
Le campagne di comunicazione attraverso i media tradizionali sono state trascurate a discapito di una comunicazione basata sull’interazione tra mondo virtuale e mondo reale. Fondamentale è stata la mescolanza tra iniziative nei punti vendita, eventi in contesti significativi e social media marketing. Ciò ha consentito in molti casi di rendere i messaggi virali, permettendo gli stessi utenti finali di trasmetterli garantendo il raggiungimento di un pubblico variegato e numeroso. Il passaparola sia reale che virtuale è stata un’altra leva assolutamente determinante nel raggiungimento del successo.
Conclusioni
La filosofia di Elon Musk è semplice: nessuna pubblicità, alta qualità dei prodotti e circondarsi delle migliori menti per creare team di lavoro. La casa automobilistica ruota attorno al suo CEO molto di più rispetto ad altre realtà.