Politecnico di Milano: crowdinvesting in Italia raddoppiati fino a 82 milioni
Secondo i dati raccolti nel quarto Report Italiano sul crowdinvesting (modello di raccolta basato su piattaforma online, suddiviso rispettivamente in sottoscrizione di quote del capitale di rischio o attraverso l’erogazione di prestiti) realizzato dall’Osservatorio della School of Management del Politecnico di Milano, si è raddoppiato il flusso di denaro per start-up e piccole e medie imprese italiane, arrivando in un anno a 82 milioni di euro. Allo stesso modo il crowdinvesting per i prestiti è raddoppiato arrivando a 435 milioni di euro. Ogni campagna riceve in media il sostegno di 85,6 investitori.
Mamacrowd è la startup che ha acquisito più capitale con quasi 22 milioni di euro, seguita da Crowdfundme con 15 milioni e Walliance con 11,1 milioni. Le componenti equity e lending-based hanno portato alle imprese italiane 517 milioni di euro fra giugno 2018 e giugno 2019. Questa cifra ha raggiunto per il 72% le start-up innovative, anche se le piccole e medie imprese hanno guadagnato terreno rispetto all’anno scorso. Soprattutto in Lombardia, Lazio ed Emilia-Romagna ha avuto maggior successo il crowdinvesting in equity e lending.
“Il crowdinvesting – commenta Giancarlo Giudici, direttore scientifico dell’Osservatorio – si sta dimostrando sempre più una buona opportunità sia per le imprese che vogliano finanziare le proprie attività, sia per gli investitori a caccia di rendimenti”.
Per quanto riguarda le sottoscrizioni di quote societarie, l’Italian Equity Crowdfunding Index ideato dall’Osservatorio ha calcolato al 30 giugno un apprezzamento complessivo del valore di portafoglio pari al 9,43%. Molto attiva l’industria del real estate crowdfunding: in un anno le piattaforme sono passate da 2 a 6 e i progetti finanziati nell’ultimo anno sono stati 8 in ambito equity, per un valore di 8,8 milioni di euro raccolti, più 30 in ambito lending, per un volume di 6,8 milioni.