Crisi nel settore turistico/balneare
Quando sarà la data di apertura degli stabilimenti balneari? Questa é la domanda che risuona da circa un mese ed alla quale il Governo italiano non sa dare una risposta precisa. L’apertura degli stabilimenti balneari ogni anno ricade all’inizio di maggio. In questo periodo post-pandemia Covid-19 l’inizio della stagione balneare si prevede per metà giugno. Sono luoghi di aggregazione e necessitano di sanificazione ed attenta cautela e gestione. Un settore letteralmente in crisi che prevede una crisi del 70% per quanto riguarda gli stabilimenti balneari con il giusto distanziamento tra ombrelloni e lettini ed il 90% di perdite di incassi per quanto riguarda la relativa ristorazione.
SOS Governo
È scattata alcune settimane fa il cosiddetto SOS GOVERNO la richiesta di 23 sindaci delle zone costiere di tutta Italia. Le zone costiere rivendicano un programma dettagliato sull’organizzazione e sanificazione degli stabilimenti balneari. Tra i sindaci che hanno firmato l’appello al Governo c’é Enzo Ferrandino, sindaco di Ischia, isola che fonda il 70% del suo fatturato sul turismo costiero come tante altre in tutta Italia.
L’ipotesi più ricorrente é che la stagione balneare 2020 inizi tra il 15 e il 20 giugno. La sanificazione delle spiagge é obbligatoria entro il 31 maggio. Il settore turistico, strettamente collegato al settore balneare, corrisponde al 7% del PIL italiano.
Il commento di Confesercenti Campania
Il presidente di Confercenti Campania Vincenzo Schiavo ha dichiarato: <<Basti pensare che il lockdown per l’emergenza e le regole del distanziamento sociale che ci saranno nella fase 2 consentiranno agli imprenditori di introitare solo il 30% di quanto incassato nel 2019>>.
La stagione 2020
Questa ingente perdita economica é dovuta alle nuove disposizioni degli ombrelloni a distanza di 4 metri l’uno dall’altro, facendo calare il fatturato mensile notevolmente. Una nuova spesa che gli imprenditori degli stabilimenti balneari dovranno affrontare a loro carico e che corrisponde al 5% da investire sono tutti i prodotti di sanificazione da acquistare come i disinfettanti nelle zone di passaggio, all’interno di docce e di servizi igienici ed i bar con relative distanze di sicurezza tra i tanti tavolini. Per la ragione appena descritta i proprietari degli stabilimenti balneari hanno richiesto l’abrogazione dei canoni demaniali.
Quando la stagione balneare ripartirà si potrà dare una scossa positiva e di speranza al turismo italiano, settore che si rivela notevolmente in crisi, dopo le perdite economiche di aprile-maggio 2020. Questi due mesi che inaugurano la stagione primaverile ed agevolano il turismo ogni anno quando infatti si registra il boom di turisti stranieri che visitano l’Italia ed in particolare modo la Campania. Opinioni contrastanti sono state dichiarate in merito alle nuove disposizioni di distanziamento per gli stabilimenti balneari. In Italia le strutture dei lidi e lo spazio a disposizione sono differenti da regione a regione infatti ci sono strutture che possono contare su una spiaggia di 4000 metri quadrati a strutture che beneficiano soltanto di 500 metri quadrati. Da ciò si evince che le linee guida di distanziamento non possono essere applicare in egual modo su ciascun territorio.
Turismo post-coronavirus
Quest’anno il turismo italiano post-Covid-19 sarà inteso come un turismo interno, costituito maggiormente dalla prenotazione di week-end al mare. Nonostante la previsione negativa del settore turistico/balneare ci si augura che le linee guida siano adatte sia per la salute dei turisti sia per il benessere economico degli stabilimenti. È fondamentale che il settore balneare si organizzi bene, affinché insieme al turismo italiano possano avere una leggera ripresa economica.