Coronavirus: più guariti che casi attivi
Il bollettino quotidiano della Protezione Civile del 6 maggio segna per la prima volta un numero di guariti superiore al numero di casi attivi. Il totale degli italiani contagiati dall’inizio dell’epidemia ammonta a 214.457, di cui 91.528 attualmente positivi, numero di poco inferiore ai guariti totali, pari a 93.245. Nella giornata di oggi si sono registrati più contagi rispetto a ieri (1444 contro 1075), numeri comunque a ribasso rispetto alle settimane scorse. Torna a salire invece il dato dei morti, con 369 deceduti contro i 236 di ieri, dato a sua volta in rialzo sul giorno precedente.
Il numero di casi attivi scende di 6939, grazie al numero altissimo di guariti registrati nella giornata del 6, pari a 8.014; numero eccessivamente alto e dovuto al conteggio di numerosi guariti delle giornate precedenti che non erano stati registrati, come precisato dalla regione Lombardia. Per quel che riguarda i ricoveri scendono di 91 i posti letto di terapia intensiva occupati e di 501 i ricoverati ordinari; attualmente in Italia ci sono 1333 persone in TI e 15.700 persone in terapia ordinaria, a cui si aggiungono i 74.426 in isolamento domiciliare.
Dei decessi odierni ben 222 si sono registrati nella regione Lombardia, che continua a essere la più colpita, con circa 15.000 morti e 80.000 casi dall’inizio dell’epidemia. Aumento dei pazienti guariti anche in Piemonte, anche se i casi attivi rimangono superiori (27.000 casi attivi contro 6.800 guariti). In Emilia Romagna diminuiscono i casi attivi, con un bilancio di -290, che porta il totale degli attualmente infetti a 8.391.
Positivo anche il dato sui tamponi, 64.263, con un aumento di +9000 su ieri (16.8%), che rispetto ai casi registrati oggi segnano un ratio di positività di 2.04% (leggerissimo aumento sull’1.96% di ieri).
Tutte le regioni ad eccezione di Lombardia, Emilia e Piemonte mostrano un incremento di casi totali inferiore alle 100 unità, con ben 8 regioni a contagio quasi nullo (Molise, Basilicata, Calabria, Valle d’Aosta, Sardegna, Umbria, Provincia autonoma di Bolzano, Friuli).