Cina e Russia lanciano “Forza della Siberia”
«Alla Cina servono risorse energetiche e la Russia ha queste risorse, è una partnership naturale», ha dichiarato il leader del Cremlino lo scorso ottobre.
Fu una vera e propria investitura ufficiale, volta a sugellare una partnership commerciale sempre più stretta tra i due giganti.
La Russia quindi guarda sempre più ad est. Con l’Europa ai ferri corti con Mosca, Putin ha deciso di rivolgersi ancora una volta al suo potente vicino: la Cina; che con una popolazione di oltre 1.4 miliardi di persone ha fame di gas e di risorse energetiche per poter far avanzare la sua industria e far crescere la sua economia. Oltre ad essere il mercato a più alto tasso di crescita del mondo. Ed è così che Xi Jinping e Putin hanno annunciato il lancio del primo gasdotto da 3000 km tra Russia e Cina denominato “Forza della Siberia”.
Lungo 3000 km e costato oltre 55 miliardi di dollari è il più grande contratto mai realizzato dalla multinazionale russa Gazprom e mette al riparo la Russia dal deterioramento delle sue relazioni con l’Europa. Fino ad ora la maggior parte del gas russo è stato venduto all’Europa, attraverso la rotta che passa dall’Ucraina. Ma, a partire dalla crisi in Crimea del 2014 e dall’acuirsi delle sanzioni dell’Ue contro Mosca la Russia ha accelerato il suo progetto energetico con la Cina.
“Forza della Siberia” consolida il mercato cinese come il principale ricevitore delle esportazioni energetiche russe e dà a Mosca l’accesso a un nuovo mercato fuori dall’Europa, potenzialmente enorme: con il gasdotto in piena operatività, la Repubblica popolare si accinge a diventare il secondo maggiore consumatore di gas russo dopo la Germania.
Il prezzo di fornitura del gas è uno dei segreti di Stato più inaccessibili della Russia di Putin ma, stando a indiscrezioni pubblicate da alcuni media russi, varrà circa 400 miliardi di dollari nell’arco dei prossimi 30 anni. Il quantitativo annuo, dovrebbe attestarsi sui 38 miliardi di metri cubi.
La Cina è il maggiore consumatore e importatore mondiale di energia. I due paesi stanno già parlando di un secondo gasdotto, noto come Power of Siberia 2, che servirebbe le aree industriali sulla costa orientale della Cina. La Cina è anche il gestore del gasdotto Asia centrale-Cina, che porta gas principalmente dal Turkmenistan attraverso l’Uzbekistan e il Kazakistan. Il consumo cinese di gas è aumentato negli ultimi dieci anni del 33% negli ultimi due anni, secondo l’Agenzia internazionale per l’energia. Cresciute invece del 43 % le importazioni: circa due quinti provengono dal gasdotto Asia centrale-Cina, mentre il resto arriva principalmente dall’Australia, dal Qatar, dalla Malesia e dall’Indonesia. La domanda è cresciuta perché il governo ha costretto milioni di fabbriche a passare dal carbone al gas.