Caro Carburante: malcontento e insoddisfazione
La nuova norma sulla Trasparenza crea agitazione e disagi: decreto carburanti o scaricabarile?
(di Marco Rullo) Dal 15 Gennaio 2023 è entrato in vigore il decreto Carburanti a seguito della firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il decreto prevede la riattivazione del sistema dell’accisa mobile, un rafforzamento dei poteri del Garante per la sorveglianza dei prezzi e l’obbligo per i benzinai di esporre il prezzo medio misurato dal Mise, altrimenti a rischio di pesanti sanzioni con multe fino a 6000 euro.
Giorgia Meloni
La presidente del Consiglio difende la scelta fatta, specificando che «il taglio delle accise sarebbe costato circa un miliardo al mese, piuttosto di spalmare dieci miliardi si è deciso di concentrarli su chi ne ha più bisogno». Rivendica questa scelta e la considera di giustizia sociale.
Scoppiano le polemiche
L’aspetto che fa più discutere è l’obbligo di esposizione del prezzo medio. Dalle prime informazioni emerse si è pensato si trattasse di un prezzo medio nazionale, ma a quanto si legge si dovrà esporre il prezzo medio regionale, che verrà pubblicato giorno per giorno sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Le sanzioni, variabili tra i 500 e 6000 euro e che dopo tre violazioni prevedono la chiusura dell’attività fino a 90 giorni, sono il principale bersaglio dei gestori degli impianti, i quali avranno 15 giorni dal provvedimento per prendere le giuste misure per la cartellonistica.
Fegica
Roberto di Vincenzo, presidente della Fegica (Federazione Italiana gestori carburanti e affini), dichiara che con questa norma si stia dando ai gestori carburanti una responsabilità che non è loro, poiché, mentre le accise rimangono tra le più alte al mondo, speculatori internazionali continuano a sottrarre all’erario Italiano. Specifica inoltre che, mentre i benzinai saranno portati ad aggiungere cartelli esponendo il prezzo medio misurato, gli automobilisti saranno costretti a interpretare i numeri mostrati sui tabelloni senza averne davvero il tempo, e che questo non inciderà in alcun modo sul calo del prezzo del carburante.
Codacons
Codacons afferma che le misure previste dal decreto non bastano a far scendere i prezzi e a contrastare le speculazioni: c’è bisogno di fissare un prezzo massimo per i distributori Eni.
Confesercenti
Secondo quanto affermato da Giuseppe Sperduto, presidente della Faib Confesercenti, il testo del decreto non è completamente sbagliato, ma va bensì migliorato. È molto apprezzata l’introduzione dell’accisa mobile, ma, in occasione dell’incontro a Palazzo Chigi, c’è stato bisogno di affrontare in primo piano il nodo sanzioni e in secondo le illegalità fiscali, risorse da recuperare nell’interesse comune.
Berlusconi
Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in un’intervista al Tg5 ha dichiarato: «Qualora il prezzo dei carburanti dovesse salire in modo preoccupante, siamo pronti a rivedere queste scelte e ad intervenire ancora».
Prezzi praticati
In base all’elaborazione di Quotidiano Energia dei dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Mimit, il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self è fermo a 1,820 euro/litro, con i diversi marchi compresi tra 1,812 e 1,829 euro/litro (no logo 1,820).
Il prezzo medio praticato del diesel self è 1,871 euro/litro (1,873 il valore precedente), con le compagnie tra 1,858 e 1,884 euro/litro (no logo 1,871).
Sul servito, per la benzina il prezzo medio praticato è 1,961 euro/litro (1,962 il dato precedente) con gli impianti colorati con prezzi tra 1,907 e 2,014 euro/litro (no logo 1,872). La media del diesel servito è 2,011 euro/litro (contro 2,015), con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi compresi tra 1,952 e 2,063 euro/litro (no logo 1,922).
I prezzi praticati del Gpl si posizionano tra 0,795 e 0,805 euro/litro (no logo 0,776). Infine, il prezzo medio del metano auto si colloca tra 2,099 e 2,478 (no logo 2,183).
Bonus trasporti pubblici
Per le persone con redditi inferiori a 20mila euro è stato erogato un bonus da 60 euro che reca il nominativo del beneficiario per il pagamento del trasporto pubblico, utilizzabile per l’acquisto di un singolo abbonamento. Inoltre, i datori di lavoro potranno elargire un bonus carburanti fino a 200 euro ai propri dipendenti. La misura è in vigore dal primo Gennaio al 31 Dicembre 2023.
Benzinai in rivolta
La “Norma sulla trasparenza dei prezzi sui carburanti e sul rafforzamento dei poteri di controllo e sanzionatori del Garante dei prezzi” ha portato le associazioni alla proclamazione di due giornate di sciopero dei benzinai. A seguito dell’apertura di un tavolo di confronto con il Governo lo sciopero è stato “congelato”, ma viene confermato per il 25 e 26 Gennaio in attesa delle valutazioni del Governo.
A preoccupare ulteriormente i benzinai è la notizia dell’indagine antitrust su compagnie petrolifere a causa di mancate vigilanze sui prezzi applicati alla pompa, risultati spesso esageratamente più alti di quelli pubblicizzati.
Palazzo Chigi: incontro del 17 Gennaio
Come riportato dall’ANSA, in una nota congiunta Fegica e Fingisc/Anisa affermano che: «In attesa delle valutazioni del Governo, lo sciopero previsto per i giorni 25 e 26 gennaio è confermato. Per fare emergere serietà e competenza richiesta c’è tempo fino al minuto prima della chiusura degli impianti».
«Ancora oggi – scrivono le organizzazioni – il Governo non ha saputo o voluto assumere la responsabilità di prendere impegni concreti sulle questioni che direttamente possono incidere anche sui prezzi dei carburanti. Immaginando evidentemente di poter continuare ad ingannare gli automobilisti gettando la croce addosso ai benzinai. Confermato il pessimo giudizio sul decreto, pasticciato ed inefficace, a cui sarà necessario mettere mano pesantemente in sede di conversione, abbiamo proposto con serietà al Governo di assumere alcune iniziative tutte ispirate al recupero della piena legalità nel settore ed al ripristino di un sistema regolatorio certo, con l’obiettivo di adeguare efficienza e gli standard di servizio offerti agli automobilisti italiani e ottenere la proposizione di prezzi dei carburanti equi e stabilmente contenuti».