Calo del prezzo del gas nell’inverno europeo
La stagione invernale ha portato un abbassamento del prezzo del gas nei principali hub europei. Un fattore importante sicuramente sono state le recenti trattative Russia-Ucraina per il transito del gas che ha salvato i rifornimenti europei. Infatti, il protocollo di intesa siglato tra le due compagnie nazionali russe e ucraine, Gazprom e Naftogaz, ha permesso il rinnovo dei contratti delle forniture dirette ai clienti europei dal territorio ucraino. Altro fattore che ha pesato nel prezzo del gas è stata l’eccesso di offerta che dagli Stati Uniti ha fatto pervenire rifornimenti cospicui di GNL (gas naturale liquefatto). Basti pensare che metà dei carichi di gas liquefatto sono approdate nel vecchio continente, ed i dati sono chiari circa 360 milioni di metri cubi al giorni di gas, un record pazzesco che ha rimpinguato il mercato europeo. Persino un hub di riferimento per il GNL statunitense come quello olandese è sceso sotto i 13.76 euro per megawattora.
Un regalo di natale inaspettato per i consumatori abituali che dipende molto come detto dal buon esito delle trattative sulla fornitura russa che ha incoraggiato gli operatori del gas russo in ucraina a vendere gas sopratutto da gennaio, quando scadrà lo storico accordo tra le due compagnie di bandiera. La Russia aveva incrementato l’export di gas prima del buon esito della trattativa, tanto che secondo ICIS (azienda che si occupa di forniture) i flussi di Gazprom negli ultimi 34 mesi hanno toccato cifra 611 milioni di metri cubi, mentre in Ucraina a 26 mesi 323 milioni di metri cubi.
L’accordo, raggiunto dalla trattativa tra le due nazioni mediate dalla Germania e dalla Commissione europea, ha permesso alla Russia di completare la costruzione dei nuovi gasdotti. L’Ucraina avrà tempo per migliorare il suo sistema di approvvigionamento per aumentare le sue performance economiche. L’Ucraina dal 2015 non acquista più gas da Gazprom, ma sta incrementando la sua produzione domestica con l’obiettivo di essere autosufficiente tra qualche anno. Rispetto ai collegamenti col resto del mondo in Ucraina c’è ancora da lavorare, solo il Turkstream viadotto collegato alla Turchia resta attualmente l’unico baluardo collegato al continente europeo.