Brand Journalism, la nuova strategia di marketing
Il Brand Journalism indica un nuovo strumento di marketing, adoperato maggiormente negli ultimi 15 anni sia da aziende che da società. Lo scopo fondamentale del giornalismo é quello di trovare e trasmettere notizie tramite informazioni documentati, veritieri e di forte interesse.
Ciò permette ad ogni azienda di creare una buona comunicazione aziendale per diffondere l’importanza del proprio brand con un approccio editoriale. Si stima che questo approccio sia largamente adoperato da svariate realtà aziendali come strumento per consolidare e promuovere il brand.
Che cos’è il Brand Journalism?
Secondo gli specialisti è “lo strumento che mira a contribuire, ad ampliare e rafforzare l’universo di valori associati al brand e, soprattutto, a raggiungere target molteplici con messaggi diversificati”.
Il termine Brand Journalism è nato nel 2004 da Larry Light che ha deciso di attuare una rivoluzione del sistema promozionale e scelse il giornalismo come strumento di comunicazione per raccontare il mondo dal punto di vista del brand e coinvolgere il pubblico con nuove modalità più attrattive possibili, lanciando nuovi messaggi per esprimere la mission del brand.
“Il Brand Journalism é un giornalismo fatto da un brand”
Larry Light ha capovolto così il concetto del marketing tradizionale in cui esisteva un unico messaggio rivolto a tutti i consumatori. La visione e la comunicazione aziendale risulta essere davvero efficace, passando tramite nuovi metodi di comunicazione giornalistica che si diffonde tramite il mondo dei social network e del Digital Marketing. L’obiettivo principale é quello di creare la nuova comunicazione che si fonda sulla condivisione e sul coinvolgimento degli utenti.
Per comunicare al mondo digitale che viene definito come mondo multidimensionale la tecnica giornalistica con sezioni ed argomenti diversi permette di andare incontro ai diversi e più svariati interessi ed esigenze dei lettori.
La parola a Roberto Zarriello
“Il fine del Brand Journalism è utilizzare tecniche giornalistiche per raccontare un brand” una citazione chiave di Roberto Zarriello che racchiude il senso di questa strategia che coniuga le esigenze del marketing e quelle del giornalismo.
Con piacere riportiamo l’intervista rivolta a Roberto Zarriello, esperto di strategie editoriali e Brand Journalism, imprenditore digitale, saggista, giornalista.
- Che cosa significa dire che “Nel brand Journalism un’azienda decide di ragionare da media company”?
- Significa non improvvisare. Significa svolgere l’attività di brand journalism in maniera strutturata, ovvero bisogna avere una redazione e un preciso piano editoriale.
- Si può individuare una differenza sostanziale con il Marketing Tradizionale?
- Il Brand Journalism è un tipo di giornalismo che si occupa dell’impresa, ovvero di tutto ciò che ruota attorno a un marchio, o brand, con una precisa finalità: informare i lettori sulla storia dell’azienda, utilizzando gli strumenti e le regole proprie del professionista della notizia. La differenza con il marketing tradizionale è tutta qua. Stiamo parlando di informazione e non di comunicazione. È chiaro, ovviamente, che il primo è una attività utile in primo luogo al brand e indirettamente anche alle vendite.
- In cosa consiste il “Think like a journalism” che risulta essere la regola fondamentale per concretizzare questa strategia?
- Immaginiamo il Brand Journalism come una nuova forma di comunicazione che non è pubblicità. Chi si occupa di esso non deve vendere prodotti o servizi ma informare rispettando i principi deontologici più importanti del giornalismo, primo fra tutti la verità dei fatti. Può essere utilizzato per informare il mercato su tutto ciò che ruota attorno al marchio ma anche per trasmettere una certa sensibilità verso i temi valoriali più cari all’azienda.
- Quali settori aziendali ed imprenditoriali sono agevolati dal questa strategia?
- Il Brand journalism può essere applicato in ogni settore in cui un’azienda, piccola e grande che sia, voglia valorizzare il proprio brand, come ho detto sopra, e informare il mercato su tutto ciò che ruota attorno al marchio ma anche per trasmettere una certa sensibilità verso i valori incarnati dalla stessa azienda. Per fare questo occorre comunque investire energie e risorse e dotarsi di professionalità adeguate. Rimane però una sfida ancora da vincere che dipende dalla peculiarità del nostro sistema produttivo: la presenza massiccia di PMI ovvero piccole e medie imprese. Fare Brand Journalism è ovviamente più semplice per le aziende di grandi dimensioni, ma anche quelle più piccole possono e devono sfruttare questa grande opportunità per raccontare sé stesse al mercato. Le nostre PMI possono raccontare storie molto belle. Bisogna solo avere il coraggio di investire più risorse in innovazione.
- Se volesse svolgere un’Analisi Swot del Brand Journalism, quali sono le principali opportunità e minacce del Brand Journalism?
- Tra le opportunità inserirei sicuramente la possibilità di far crescere il valore del brand attraverso le storie raccontate ad esso collegate. Cosa che, nel tempo, porterà sicuramente risultati anche in termini di crescita del fatturato. Tra le minacce, invece, la scelta necessaria legata all’investimento in termini di strumenti (ad esempio, magazine, blog, web tv, ecc.) e di risorse umane adeguate. Come dicevo, non si può improvvisare. E per avere risultati nel medio lungo termine occorre avere un budget specifico.
- Secondo la sua esperienza a quale tipologia di target è indirizzato il Brand Journalism?
- Se il target del giornalismo è il lettore o l’utente finale, nel Brand journalism il target è rappresentato dal cliente presente e futuro dell’azienda.
Conclusione
Brand Journalism significa quindi svolgere un’informazione mirata, comunicando direttamente con la propria audience e valorizzando il proprio brand, diventando autorevole nella propria comunicazione. La figura del Brand Journalist si aggiunge a buon diritto alle altre professionalità, presente in una struttura aziendale ed imprenditoriale che può rivolgersi all’ audience con competenza e autorevolezza.